La Marijuana protegge il fegato dai danni dell’alcool
È già stato dimostrato scientificamente che la cannabis è una sostanza significativamente meno dannosa dell’alcool. Oggi un nuovo studio scientifico spiega come l’uso di marijuana possa proteggere da patologie al fegato causate dall’abuso di alcool come il fegato grasso (steatosi epatica) e la cirrosi epatica.
La scoperta arriva da un gruppo di lavoro di scienziati di diversi istituti di ricerca degli Stati Uniti, pubblicata sulla prestigiosa rivista Liver International. Gli scienziati hanno analizzato i dati di oltre 319mila adulti che avevano alle spalle una storia di abuso di alcool.
Dopo aver diviso le persone in tre gruppi,
- Chi non faceva uso di cannabis.
- Chi ne faceva un uso saltuario.
- E chi un uso regolare.
i ricercatori spiegano che: «Il rischio di sviluppo di tutte le malattie epatiche alcoliche nei pazienti, che utilizzavano anche cannabis, era significativamente inferiore rispetto ai non consumatori di cannabis». Il rischio di sviluppare il fegato grasso è stato ridotto del 45% e il rischio di sviluppare cirrosi epatica alcolica è stato ridotto del 55%.
fonte:Â www.dolcevitaonline.it
Marijuana efficace anche contro malattie epatiche non alcoliche
Secondo degli studi  dell’American College of Gastroenterology, l’uso di marijuana sembrerebbe giovare al fegato di pazienti obesi. Infatti vi è una correlazione tra il consumo di cannabis e la diminuzione della progressione della stetoepatite non alcolica (NASH). La cannabis possiede proprietà antinfiammatorie ed epatoprotettive che potrebbero affievolire la gravità della malattia e impedirle di progredire a stadi pericolosi per il paziente. Questi studi hanno analizzato le proprietà epatoprotettive della pianta e come queste possano condizionare la manifestazione della steteopatite non alcolica. Con lo scopo di determinare come il consumo di cannabis influenzi la prevalenza e la progressione della NASH nei soggetti obesi. Hanno così diviso i pazienti tra consumatori di marijuana, arrivando alle seguenti conclusioni:
Rispetto a chi non utilizzava cannabis, 14.236 pazienti (1.6%) che avevano usato cannabis avevano meno steatoepatite (0,4% contro 0,7%) e cirrosi (1,1% contro 1,5%).
Secondo gli esiti dello studio effettivamente c’è un collegamento tra la ridotta progressione della steteoepatite e l’ uso di cannabis, spiegato dall’ effetto antinfiammatorio e epatoprotettivo di questa.
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