Si sente molto parlare di prodotti a base di canapa e, nonostante l’apertura legalizzata di negozi specializzati, permangono dubbi ed incertezze dovuti alla scarsa conoscenza. La normativa italiana con la promulgazione della Legge 242 del 2 dicembre 2016 ha disciplinato le modalità della coltivazione di alcune tipologia di canapa. Tra queste, principalmente, la canapa sativa specificandone la destinazione di utilizzo che, tra le altre cose, deve essere finalizzata a:
Alimenti e cosmetici, seguendo i principi delle relative normative
Semilavorati, quali oli, fibra e polveri destinati alle attività artigianali di diversi settori
In tutte queste lavorazioni della canapa sativa è contenuto il CBD, pertanto se ci si domanda i prodotti CBD cosa sono? Ecco di seguito le risposte.
Che cos’è il CBD
La prima informazione di cui tenere conto è che cosa sia il CBD per sapere non solo i prodotti CBD cosa sono ma anche cosa contengono. Il CBD è il nickname del cannabidiolo, un composto chimico presente all’interno delle infiorescenze della canapa. E’ ricco di proprietà terapeutiche che non creano alcuna dipendenza fisica o psicologica, a differenza di un altro cannabinoide contenuto nelle stesse infiorescenze: il THC. Proprio nelle differenze tra i due stanno tutte le differenze, anche legate alla legalità del loro consumo. Il THC, infatti, ha effetti psicotropi, ovverosia può contribuire all’alterazione delle percezioni.
Si evitano i rischi della combustione e se ne ha una fruizione immediata, dato che gli effetti del CBD sull’organismo sono quasi istantanei. Altrimenti uno dei modi più frequenti per assorbire CBD è quello legato all’uso di prodotti topici o cosmetici. Si trova sotto forma di unguenti, balsami o lozioni ed ha il pregio di penetrare rapidamente nel tessuto dermico provocando il ridursi dei dolori. Una delle proprietà riconosciute del CBD, infatti, è proprio quella antinfiammatoria. Ma gli sono riconosciute a livello medico anche proprietà come antiepilettico, ansiolitico e analgesico. E’ possibile acquistare prodotti a base CBD un po’ dappertutto, sia in negozi fisici che su diverse piattaforme online.
E’ risaputo che il principale prodotto in cui si commercializza il CBD è sotto forma di olio. Tecnicamente il CBD è il cannabidiolo, ossia il fitocannabinoide presente nelle piante di canapa sativa. La legge italiana 242 del 2 dicembre 2016 ha fissato i limiti in cui, per i prodotti a base CBD, possono essere presenti tracce di THC. Vale a dire sostanza chimiche ad effetto psicotropo, anch’esse contenute naturalmente nella canapa.
Per poter arrivare a vendere l’olio CBD vendita online bisogna procedere con quattro diversi metodi estrattivi:
Senza solventi. E’ il metodo più economico per estrarre il CBD a mano, quindi senza alterarlo con sostanze chimiche. Bisogna applicare una certa pressione unita al calore e allo sfregamento dei fiori e delle foglie
Con solventi. Si aggiunge una sostanza chimica che permette di separare il CBD dalle altre componenti attraverso l’evaporazione. In questo caso serve un minimo di attrezzatura
Con olio. Si tratta di un metodo casalingo molto diffuso ed è quello in cui viene utilizzato olio d’oliva dopo aver decarbossilato i fiori. Il composto deve essere scaldato e successivamente lasciato raffreddare per eliminare eventuali residui vegetali della pianta
Con CO2 E’ il metodo industriale più sicuro e più largamente utilizzato attraverso il quale la CO2viene portata allo stato supercritico. Vale a dire in cui la materia è sia liquida che gassosa. Da qui attraverso la materia vegetale si estrae il CBD senza comprometterlo.
Dopo l’estrazione il prodotto deve essere raffinato per ottenere la maggiore qualità possibile e arrivare all’ olio CBD vendita online. Nei cristalli il processo di raffinazione è così elevato che il CBD raggiunge una purezza del 99%, la più alta in assoluto.
Che cosa fa il CBD
Essendo l’olio di CBD è uno dei principali prodotti derivati dalla cannabis in commercio è quello più largamente utilizzato. E’ quindi il prodotto che salta subito all’occhio quando si fa la ricerca olio CBD vendita online. L’estratto di CBD, infatti, viene diluito in un olio vettore per creare un prodotto dalle molteplici caratteristiche. E’ possibile trovare l’olio venduto in tre principali raggruppamenti. Il primo è quello che contiene, indistintamente, tutte le componenti della canapa e non solo quelle a base di CBD e THC nei limiti di legge.
Sono presenti, infatti, in quest’olio definito a spettro pieno anche le altre proprietà della pianta, come le vitamine, fibre, proteine. Il secondo tipo di olio in commercio è quello che contiene tutte le proprietà della canapa, ad eccezione del THC. Il terzo tipo, infine, contiene isolato solo il CBD in un rapporto dunque molto intenso. Il modo più diffuso per assumere l’olio di CBD è quello di ingerire alcune gocce in modo sublinguale, trattenendole alcuni secondi prima di ingoiarle.
Indubbiamente l’olio di CBD è il modo più diffuso per assumere la sostanza derivata dalla canapa sativa. Infatti la principale differenza tra i vari prodotti a base del cannabidiolo consiste nella modalità di assunzione che fondamentalmente prevede:
L’olio di CBD
I cristalli di CBD
Il CBD in forma liquida per sigaretta elettronica
Le capsule di CBD
CBD a base cosmetica
Essendo l’olio il metodo più diffuso, per la sua efficacia, cerchiamo di capire olio CBD quale comprare. L’assunzione per mezzo dell’olio avviene tramite gocce che si applicano direttamente sotto alla lingua. La zona sotto alla lingua è infatti fortemente vascolarizzata.
In questo modo le gocce di olio permettono il passaggio del CBD direttamente nel sangue. Dato che il CBD non diminuisce le sue funzioni durante la fase digestiva, gli effetti sono immediati e perduranti.
Le proprietà del CBD
Per sapere olio CBD quale comprare occorre innanzitutto scegliere la percentuale di principio attivo che si vuole assumere. In commercio esistono oli in gocce con il 5, 15, 20, 30 e 40% di concentrazione. Una boccetta di olio di solito contiene 300 gocce. È consigliabile cominciare sempre con la percentuale più bassa di cannabinoidi, per abituare il corpo piano piano a questa sostanza.
È preferibile anche affidarsi a lavorazioni di tipo biologico della pianta e ad aziende produttrici note e certificate. L’assorbimento del CBD varia molto da individuo a individuo, specialmente in relazione al suo peso e alla sua corporatura. Le quantità medie raccomandate sono pensate per un individuo adulto dal peso di circa 60-90 kg.
Il cannabidiolo è in grado di interagire con le cellule ricettrici del sistema nervoso umano provocando effetti rilassanti, anticonvulsivanti, antiossidanti e antinfiammatori. Favorisce il sonno ed è molto utile contro ansia e panico. L’olio di CBD inoltre è ricco di Omega 3 e 6 e aiuta a regolare il metabolismo ed i suoi processi fisiologici. Vediamo adesso olio CBD quale comprare.
Come si usa l’olio di CBD
Una volta scoperto olio CBD quale comprare bisogna capire quante gocce somministrare. Di seguito una breve guida indicativa, anche se non esaustiva:
Per problemi di lieve entità e se si desidera un’azione preventiva e di armonizzazione delle funzioni del corpo. Conviene assumere 5 gocce di olio CBD al 20% la mattina e 5 gocce la sera. In alternativa adoperare 3 gocce di olio al 30 % la mattina e 3 gocce la sera
Per situazioni legate a stress, ansia o tensione si consiglia un’assunzione più concentrata durante la giornata. Pertanto 3 gocce di olio al 30 % da prendere a mattina, pomeriggio e sera
Nel caso invece di patologie croniche o causanti forti dolori è preferibile una concentrazione più elevata. Pertanto si consiglia un procedimento in due fasi. Una prima che prevede l’assunzione di 5 gocce di olio al 30 % di mattina, pomeriggio e sera. Dopo sette giorni aumentare il trattamento a 7 gocce di olio al 30 % sempre tre volte al giorno.
Naturalmente queste sono indicazioni di massima ed è sempre meglio farsi seguire da un medico nel caso si abbiano sintomi di forte entità .
La Legge 242 del 2016 ha introdotto in Italia una serie di misure legislative a favore della coltivazione dell’intera filiera della Cannabis Sativa. La Cannabis Sativa, nell’odierna tassonomia, è definita anche canapa utile. Il contenuto di metaboliti secondari determina la tassonomia di questa particolare varietà botanica, distinguendo al suo interno due sottogruppi:
Quello denominato CBD caratterizzato dalla presenza dell’enzima CBD-A, che contraddistingue la canapa destinata a usi agroindustriali e terapeutici
Quello denominato THC, caratterizzato dall’enzima THC-A, tipico delle varietà destinate a produrre inflorescenze e medicamenti
La normativa non prevede esplicitamente la vendita dei prodotti derivati ma solo la loro coltivazione Per ottenere CBD vendita legale bisogna considerare che la medesima legge prevede per gli utilizzi della canapa sativa solo la destinazione nel campo di:
Alimenti e cosmetici prodotti esclusivamente nel rispetto delle discipline dei rispettivi settori
Nella legislazione è previsto un margine di tolleranza per un’eventuale presenza spontanea di THC compresa tra lo 0,2 e lo 0,6 %.
Vale a dire tra lo 0,2 e lo 0,6 %. Si possono dunque vendere moltissimi prodotti a base di CBD, ottenendo le semplici autorizzazioni previste per le comuni attività commerciali. Con la CBD vendita legale si possono proporre all’acquisto:
Infiorescenze di CBD sotto forma di profumo specialmente per ambienti
Olio di CBD, contenente in diverse percentuali l’intero principio attivo e utilizzabile in campo medico
Cosmetici al CBD, sotto forma di crema per le mani o per la pelle in genere, per le labbra
Prodotti per animali, che si concretizzano anche in alimenti come biscotti specifici
Dove acquistare la CBD legalmente
Come detto, essendo sotto certi aspetti e a determinate condizioni la CBD vendita legale è possibile in Italia acquistarla in diversi esercizi commerciali. Primi tra tutti i negozi specializzati, sia fisici che online, che offrono tutti i tipi di prodotti consentiti dalla legge.
Secondariamente si possono trovare anche in alcune parafarmacie, essendo i prodotti a base di CBD privi dell’obbligo di ricetta medica. Allo stesso modo possono essere presenti anche in alcune erboristerie, o all’interno di negozi bio. O anche in alcuni coffe shop su ispirazione dei modelli nord europei. Come detto, all’interno della soglia percentuale stabilita tra lo 0,2 e lo 0,6 % i prodotti contenenti CBD sono consentiti.
Coltivare la canapa in Italia è illegale. A meno che non si tratti di piante di varietà sativa, elencate fra le presenti nel Registro europeo delle Sementi, redatto dall’Unione Europea. Le varietà della canapa sativa ammesse dalla legge hanno caratteristiche ben precise. La principale è che il principio attivo del tetraidrocannabinolo (THC) presente nella pianta deve essere inferiore allo 0,6 %.
Allo stesso modo i prodotti derivati da essa non devono contenere THC superiore allo 0,2 %. Queste sono quindi le condizioni base alla domanda se posso coltivare CBD a casa. Se si coltiva una pianta di canapa con infiorescenze contenenti THC superiore allo 0,5% si commette reato. Secondo la circolare del Ministero dell’interno datato al 31 luglio del 2018 in quel caso si stanno coltivando a tutti gli effetti sostanze stupefacenti. Pertanto la coltivazione della pianta risulta essere illegale.
Cosa dice la Legge
La legge stabilisce quali sono le varietà ammesse e definisce l’obbligo di comunicare la coltura alla caserma dei Carabinieri o Corpo Forestale di appartenenza. La comunicazione non serve ad ottenere un permesso specifico, ma permette alle forze dell’ordine di sapere le colture avviate nel proprio territorio e monitorarne l’andamento. Per sapere se posso coltivare CBD a casa bisogna sapere che:
Quando si coltiva la canapa a scopo personale, ossia, nella propria casa, si deve prestare attenzione alla varietà della pianta. E ai principi attivi contenuti al suo interno. Altrimenti si può rischiare di diventare un coltivatore offensivo
Coltivare la canapa in Italia è di tipo offensivo quando dalle piante, anche se non giunte a maturazione, si possono ricavare sostanze stupefacenti
Come risposta alla domanda se posso coltivare CBD a casa ti informiamo sulle conseguenze penali di questa pratica. Se si coltiva cannabis non sativa, considerata offensiva per la salute pubblica, si viene puniti con due tipologie di pene.
La prima è la reclusione da 6 a vent’anni mentre le multe vanno da 26 mila a 260 mila euro. Se la condotta viene giudicata di lieve entità la pena può essere ridotta, con il periodo di reclusione che va dai 6 mesi ai 4 anni. Mentre per quanto riguarda la multa si va dai 1.032 euro a 10.329 euro. Pensaci bene, dunque, e valuta se non sia preferibile acquistare prodotti legali a base di CBD.
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