Valore THC consentito
Molte persone che si accostano all’utilizzo dei prodotti derivati dalla canapa rimangono sconcertate sul dibattito intorno all’utilizzo o meno di tali prodotti. Soprattutto per quanto riguarda l’eventuale assuefazione dell’organismo ad alcune sostanze contenute nella suddetta pianta. Fermo restando che la vendita dei prodotti contenenti CBD è legale, ci si domanda quale sia il valore THC consentito. Infatti il CBD è un composto chimico naturale che si trova all’interno delle infiorescenze di canapa, e a differenza del THC non è psicoattivo.
Questo avviene perché le due sostanze interagiscono in modo diverso sull’organismo attraverso i recettori del sistema nervoso. I prodotti oggi in commercio hanno un’alta concentrazione di CBD e una componente di THC talmente bassa da non essere pericolosa per salute. È molto importante conoscere la differenza tra CBD e THC perché il primo è del tutto legale anche se impropriamente viene associato alla marijuana. Il CBD  non altera le facoltà mentali e inibisce persino l’effetto psicotropo indotto dal THC.
Differenze tra CBD e THC
La Legge 242 del 2 dicembre 2016 specifica quale sia il valore THC consentito all’interno dei prodotti commercializzabili. Tale legge è concepita per promuovere la filiera di coltivazione della canapa ai fini:
- Di sviluppare filiere territoriali integrate che perseguano l’integrazione locale e la reale sostenibilità economica e ambientale
- Di incentivare l’impiego e il consumo finale di semilavorati di canapa provenienti da filiere prioritariamente locali
- Di produrre alimenti, cosmetici, materie prime biodegradabili e semilavorati innovativi per le industrie di diversi settori
Considerato il fatto che, in botanica, sono frequenti i casi di ibridazione spontanea delle piante, la legge ha opportunamente previsto una sorta di tolleranza. Pertanto esiste un margine a favore del coltivatore nel caso in cui alcuni prodotti a base di CBD presentino tracce di THC. Infatti il valore THC consentito viene fissato dalla legge in un range compreso tra lo 0,2 e lo 0,6 %. All’interno di questo valore si pongono tutti i prodotti oggi in commercio a base di canapa sativa, siano essi cosmetici o alimentari.
Quali sono i prodotti a base THC consentita
Il CBD viene impiegato nella produzione di un ventaglio di prodotti molto ampio. Tra questi spiccano alimenti e bevande, creme curative e di bellezza, ed anche oli essenziali alcuni dei quali indicati anche per gli animali. In ogni prodotto acquistabile presso negozi fisici o shop online il valore THC consentito è nei limiti di legge, dunque sicuro per la salute. Sul mercato il CBD può trovarsi sotto forma di olio, estratto o cristalli che possono essere aspirati tramite combustione piezoelettrica.
Può altresì essere contenuto all’interno di creme cosmetiche, latte detergente, gel, unguenti ed anche proteggi labbra. Inoltre può essere contenuto all’interno di bevande, come le tisane, mischiato in una varietà di gusti con altre piante curative. In quest’ultimo caso è un prodotto semplice da utilizzare e particolarmente indicato per la gestione del sonno, dell’ansia e della fatica. Aiuta il corpo a rimanere in salute prevenendo l’insorgere di malattie. In alcuni shop è possibile trovare anche prodotti alimentari in cui il CBD è mescolato a farine.