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Consegna  a domicilio per la cannabis medica.

In tempi così incerti la consegna a domicilio dell’erba terapeutica può fare la differenza! Mi sto riferendo infatti a tutti coloro che utilizzano la cannabis medica per uso terapeutico e, all’improvviso, si sono ritrovati senza possibilità di ottenerla. A causa della quarantena, molte persone che usano marijuana per alleviare i loro problemi di salute hanno scoperto di non essere più in grado di reperirla. Così, oltre all’incertezza del domani e alla paura del virus, anche la loro salute peggiora.

La consegna a casa dell’erba medica può quindi giovare a tutti i consumatori abituali che ora sono obbligati a restare a casa.

Cannabis Terapeutica. Guida all’uso.

Negli ultimi anni l’utilizzo di cannabis terapeutica si è diffuso largamente grazie alla possibilità di poter essere prescritta per un gran numero di patologie.  A tutti coloro potrebbe davvero giovare la possibilità di riceverla a casa attraverso una consegna a domicilio.

Secondo il regolamento ministeriale del 9 novembre 2015, la cannabis terapeutica può essere prescritta per un gran numero di patologie. Sebbene, in accordo con la legge, non possa essere considerata come una terapia, l’erba medica può essere utilizzata come trattamento sintomatico e valido aiuto per molte forme di malattia. Può essere infatti autorizzata come trattamento in tutti quei casi in cui ufficialmente non esistano farmaci adeguati o i cui effetti collaterali risultino troppo gravosi per la salute.

I trattamenti

I casi in cui la cannabis può essere prescritta legalmente e venire consegnata a domicilio sono:

  • Cura del dolore per diverse patologie come la sclerosi multipla e lesioni del midollo spinale in caso di resistenza alle terapie del dolore tradizionali;
  • Trattamento di doloro cronici che non possono essere curati con i tradizionali analgesici come nel caso della fibromialgia, artrite e neuropatia;
  • Trattamento degli effetti della chemioterapia o di farmaci contro l’HIV in funzione antiemetica;
  • Trattamento dei disordini alimentari come l’anoressia o la perdita dell’appetito in pazienti oncologici per stimolare la fame;
  • Trattamento del glaucoma resistente alle terapie tradizionali grazie alle sue proprietà ipotensive;
  • Trattamento della sindrome di Tourette e di Gilles grazie alla capacità di ridurre i movimenti involontari del corpo;

Tutti coloro che soffrono di queste patologie e che hanno trovato sollievo usando cannabis, si ritrovano adesso a soffrire perché non riescono più a procurarsela. Il ripresentarsi del dolore cronico e di altri fastidi è inevitabile. Se non esiste alcun piano per provvedere alla consegna a domicilio della cannabis per coloro che la necessitano, la quarantena per loro diventerà una straziante gabbia. A moltissime persone il dolore si manifesterà di nuovo e senza soluzioni alternative il loro isolamento diventerà un vero inferno.

Prescrizioni di cannabis terapeutica

marijuanaIl metodo per utilizzare la cannabis terapeutica può essere tramite decottura o vaporizzazione. Solo i medici di famiglia o gli specialisti possono prescrivere trattamenti a base di cannabis per coloro che soffrono delle patologie precedentemente menzionate. Oltretutto, considerando la reticenza con cui la maggioranza dei dottori prescrive l’uso di cannabis medica, si può intuire quanto difficile sia reperirla. Ciò mette coloro che la necessitano in una condizione di grande disperazione  perché già in una situazione “normale” non è così facile ottenere una ricetta e, durante questa emergenza sanitaria, la situazione è perfino peggiorata. Trovare cannabis medica non è affatto semplice e ci auguriamo che la consegna a domicilio diventerà una pratica comune e legittima per tutti coloro che la necessitano. Speriamo anche che un efficiente sistema di consegna a casa per coloro che si ritrovano nella condizione di pazienti venga istituito, evitando loro di esporsi al contagio.

Trovare la cannabis durante l’emergenza Covid.

In questo periodo di distanziamento sociale, i pazienti trattati con la cannabis appartengono a una categoria fragile che necessita d’essere salvaguardata. Pazienti oncologici, persone affette da HIV, neuropatia, fibromialgia, hanno bisogno d’essere protette dal virus. Sono persone a cui, più di qualunque altro, bisogna applicare il distanziamento sociale e evitare loro il più possibile d’uscire. Ci siamo resi conto come coloro che già soffrono di patologie pregresse sono più vulnerabili al Covid-19.

La maggioranza dei decessi provocati dalla pandemia colpisce proprio i pazienti più anziani e le persone precedentemente malate. Lasciare che le persone che soffrono di queste patologie debbano uscire per comprare i propri farmaci significa mettere in serio pericolo le loro vite. Questo è il motivo principale per cui ora richiediamo che abbiano la loro consegna a domicilio.

Consegna a domicilio. La necessità d’includere la cannabis tra i beni essenziali.

Un sistema di consegna a domicilio che aiuti i più fragili è molto importante. In questi giorni si sta lavorando in questa direzione per evitare che debbano uscire. Tuttavia, sebbene le consegne di cibo a domicilio si stiano lentamente implementando, non si può dire lo stesso per quanto riguarda la consegna di erba medica a casa.

Le persone che ne hanno bisogno per curare le loro patologie che non possono essere trattate in altro modo, si ritrovano nella spiacevole condizione di dovere andare in giro per comprarla. Questi malati o i loro parenti sono costretti a esporsi a un possibile contagio solo per ottenere la loro medicina indispensabile.

Tutto ciò crea per loro  una situazione incerta e difficile, proprio nel momento in cui dovrebbero essere maggiormente protetti.

Per questo motivo ci auguriamo che un sistema di consegna a domicilio di erba medica venga realizzato al più presto.

Non stiamo infatti parlando dell’erba che si fuma per piace che, sebbene sia ottima per rilassarsi, non è una vera necessità; stiamo parlando d’un importante e indispensabile medicamento per coloro che, dopo aver sperimentato farmaci “ufficiali”, hanno trovato nel cannabinolo l’ultima spiaggia. Ritrovarsi quindi nel mezzo d’una pandemia, bloccati a casa, senza una soluzione per alleviare il dolore, è una spiacevole situazione che richiede una soluzione.

Invitiamo quindi a pensare al più presto a un sistema di consegne a domicilio di erba medica per coloro che, avendone diritto, lo richiedano.

 

 

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