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La cannabis arriva in tabaccheria: «È legale, perché non venderla»

All’ ’inizio del 2018, la Federazione Italiana Tabaccai avesse consigliato ai propri associati di non lasciarsi ammaliare da questo mercato continuamente in crescita.
«Io però sono un commerciante, e ovviamente, mi apro a tutte le possibilità di guadagno». Risponde in Strada Maggiore il titolare della Tabaccheria Lupari Stefano Senesi, aggiungendo:

«Se in Italia ormai è legale, non vedo quale sia il problema. In fondo è un prodotto come tanti altri, con Iva al 22% e senza la necessità di alcuna licenza particolare».

Arrivata nel suo negozio da circa due settimane, la cannabis light rivenduta da Stefano Senesi (così come in tutte le altre tabaccherie bolognesi decise a puntare su questo prodotto) proviene sia dall’Olanda che dall’Italia e finora sta incontrando diversi pareri positivi da parte della clientela. «I primi risultati sono stati buoni —continua — e ad acquistarla sono soprattutto persone fra i 30 e i 40 anni, che però di solito non consumano marijuana».

Insomma: c’è chi la compra per concedersi un attimo di relax dopo una giornata di lavoro, chi ne ha bisogno per questioni di salute.
Di sicuro, nessuno acquista cannabis light nella speranza di sballarsi, soprattutto i più giovani, lontani da questo genere di marijuana anche per via del costo. Un solo grammo va infatti dai dieci ai quindici euro- «In effetti si tratta di prodotto di qualità e per questo quasi d’elite — spiega dalla tabaccheria Il Brucaliffo di via Saragozza il titolare Massimiliano Mei—, ma le vendite stanno andando molto bene, tanto che stiamo valutando di prenderne altri tipi. Abbiamo cannabis light in tabaccheria da circa un mese e il mercato è in continua crescita — conclude— : se la legge me lo consente e gli affari vanno bene, perché non dovrei venderla?»

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