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L’inizio della depenalizzazione dell’uso di marijuana in diverse parti del mondo sta dando vita ad una nuova industria: momento ideale per investire nella cannabis

Canada, Stati Uniti, Sud Africa e Uruguay. Questi sono solo alcuni dei paesi nei quali, sotto diversi aspetti, è legale la cannabis. In altri territori, come la maggior parte dell’America Latina, la Spagna o parte dell’Australia, è ancora illegale, sebbene vi siano lacune nella legislazione (come i cannabis club per fumatori) che ne consentono l’acquisto in maniera del tutto legale. La progressiva depenalizzazione del consumo di cannabis facilita lo sfruttamento di un mercato che finora ha operato nell’ombra e che solo negli Stati Uniti potrebbe arrivare a 30.000 milioni nel 2025. Potrebbe essere quindi il momento ideale per investire nella cannabis.

In un mercato che prevede una rapida crescita nel giro di pochi anni, iniziano a succedersi imprese che intendono entrare in un mercato nuovo. Uno di questi, con sede in Europa, si chiama JuicyFields ed si impegna in nuovi formati di investimento. Come se fosse una campagna di ‘crowdfunding’, in questa società con sede a Berlino ogni investitore deve anticipare i propri soldi e attendere 108 giorni. Questo è il tempo che si ritiene necessario per preparare e distribuire un raccolto e ricevere un rendimento che oscilla intorno ai 1.200 euro a seconda della pianta.

Di seguito le parole di Alan Glanse, CEO dell’azienda, per saperne di più sul suo modello di business e funzionalità.

“Posso capire che il nostro modello di business all’inizio sembri complesso. Ma questo credo accada perché non esiste nessun’altra azienda che faccia quello che facciamo noi. Il nostro modello si basa sul concetto di “crowdgrowing”: chiunque in qualsiasi parte del mondo può diventare un “e-grower” come parte di una coltivazione di cannabis medica. Gli “e-grower” scelgono quale pianta vogliono piantare e noi la coltiviamo in una delle varie piantagioni che abbiamo in tutto il pianeta. Al termine del processo, si vende la pianta a una terza parte e gli “e-grower” ricevono il loro profitto. In questo momento, abbiamo più di 50 dipendenti. Il 50% di loro si trova negli uffici di Berlino e Malta, e il resto ha sede in diverse parti d’Europa e nel resto del mondo”.

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