Invia un'email

weedjamclubs@gmail.com

Erba a domicilio per uso terapeutico

In questo grande periodo di incertezza, per molti avere erba a domicilio potrebbe fare davvero la differenza! Penso a quanti utilizzano la cannabis per uso terapeutico e, da un giorno all’altro, si sono trovati senza possibilità di rifornirsi. Con l’arrivo della quarantena, tantissime persone che facevano uso della marijuana per alleviare i propri problemi di salute, si sono trovati senza possibilità di reperirla. Sommando così all’incertezza per il futuro e alla paura per il virus, l’esacerbarsi delle proprie condizioni di salute.

L’erba a domicilio sarebbe infatti un grande aiuto per tutte quelle persone che ne fanno uso abitualmente e che al momento sono chiuse in casa.

Cannabis terapeutica. Utilizzo

Negli ultimi anni la cannabis terapeutica ha avuto una grande diffusione anche grazie alla possibilità di farsela prescrivere per tutta una serie di patologie. Tutte patologie per le quali, in questi giorni, poter ricevere erba a domicilio sarebbe di grande importanza!

Secondo il decreto ministeriale del 9 novembre 2015, la cannabis terapeutica può essere prescritta per tutta una serie di patologie. Sebbene, secondo il decreto, non possa essere considerata come una terapia, l’erba si utilizza come trattamento sintomatico e di ausilio in molte malattie. Oppure viene autorizzata come trattamento in tutti quei casi in cui i trattamenti ufficiali non ottengano risultati apprezzabili o abbiano controindicazioni troppo pesanti.

I trattamenti

I casi in cui la cannabis è prescritta legalmente e in cui, in questi giorni sarebbe utile ricevere erba a domicilio, sono i seguenti.

  • Del dolore in alcune patologie come sclerosi multipla e lesioni del midollo spinale in cui ci sia resistenza alle terapie tradizionali.
  • Degli stati di dolore cronico che non possono essere trattati con analgesici tradizionali, come fibromialgie, artriti o neuropatie
  • Effetti delle terapie chemioterapiche o contro l’HIV. Si usa in queste terapie per il suo provato effetto antiemetico.
  • Dei disturbi legati all’alimentazione come l’anoressia o la perdita di appetito dei pazienti oncologici grazie alla sua proprietà di stimolare l’appetito.
  • Trattamento del glaucoma quando questo è resistente alle terapie tradizionali, per le sue proprietà ipotensive
  • Della sindrome di Tourette e di Gilles per la sua proprietà di ridurre i movimenti involontari del corpo.

Tutti coloro che, soffrendo dei suddetti problemi, hanno trovato sollievo nell’utilizzo della cannabis, al momento si trovano in grandi difficoltà per l’impossibilità di reperirla. Il riacutizzarsi di stati di dolore cronico o di altri problemi sarà un portato purtroppo inevitabile. Se non si mette in atto un’azione per assicurare erba a domicilio a quanti ne hanno bisogno, la quarantena diventerà per loro una vera gabbia. Un dolore che si riacutizza senza potervi porre rimedio renderà la reclusione obbligatoria un inferno vero e proprio per tantissime persone.

Prescrizione della cannabis terapeutica

cannabisLe modalità previste per l’assunzione della cannabis terapeutica sono, al momento, quella tramite decotto o tramite vaporizzazione.  Sono solo i medici di base o i medici specialisti a prescrivere il trattamento a base di cannabis a chi presenta le patologie indicate in precedenza. Se a questo, si aggiunge che generalmente i medici non amano prescrivere la cannabis terapeutica, si ottiene un quadro di grande difficoltà per quanto riguarda il suo reperimento.

Chi si trova in situazioni di grande disagio, già in condizioni normali fa fatica ad ottenere una prescrizione. Nel corso di questa emergenza la situazione è ancora peggiore. Reperire la cannabis non è facile e sarebbe auspicabile che l’erba a domicilio diventi una regola per quanti ne hanno bisogno. Un sistema di consegne che tenga conto delle condizioni del paziente e sia di ausilio per evitare che sia esposto al contagio, è fortemente auspicabile.

Emergenza Covid e reperimento di erba a domicilio

In questo periodo di distanziamento sociale, i pazienti trattati con la cannabis rientrano tra i soggetti fragili e da difendere. Malati oncologici, persone affette da HIV, neuropatie, fibromialgia, sono tutte persone da difendere dall’avanzata del virus. Si tratta di pazienti che, più degli altri, devono applicare il distanziamento sociale ed evitare, quanto più possibile, di uscire di casa. Abbiamo infatti visto che proprio i pazienti con patologie pregresse sono quelli che maggiormente risentono della virulenza del Covid-19.

La maggior parte dei decessi nel corso di questa pandemia riguardano pazienti fragili: anziani o precedentemente ammalati. Mettere chi già soffre di altre patologie in condizione di uscire alla ricerca di un farmaco, equivale a sottoporlo ad un rischio molto alto mettendone in pericolo la sua stessa vita. Da più parti, pertanto, si alza la richiesta di ricevere erba a domicilio.

Consegne a domicilio. Necessità di inserire la cannabis tra i beni essenziali

Un sistema di consegne a domicilio che provveda alle esigenze di tutte le persone fragili è molto importante. In questi giorni si sta lavorando in questa direzione cercando di prevenirne le uscite. Tuttavia, se le consegne degli alimentari stanno, con grande difficoltà, venendo implementate, non altrettanto si può dire per l’erba a domicilio.

Quanti ne hanno bisogno per trattare disturbi altrimenti non curabili, si trovano nella spiacevole situazione di dover uscire di casa per andarla a reperire. I malati o i loro familiari, si trovano pertanto a doversi esporre al possibile contagio per reperire un farmaco molto importante.

Tutto questo genera situazioni di forte disagio ed incertezza in quanti andrebbero tutelati e protetti in questo periodo di grande emergenza.

Auspichiamo, pertanto, che sia attivato un sistema di consegna di erba a domicilio per quanti ne abbiano realmente bisogno.

Non stiamo parlando dell’erba a scopo ludico che, sebbene abbia grandi proprietà di rilassamento, non rientra tra i beni di prima necessità. Si tratta di un farmaco di grande importanza per tutti quei soggetti che, dopo aver cercato soluzioni “ufficiali”, sono approdati al cannabinolo come estrema ratio. Tutti coloro che usufruiscono della cannabis terapeutica vivono situazioni di enorme disagio alle quali il cannabinolo è l’unica soluzione rimasta. Trovarsi nel mezzo di una pandemia, bloccati in casa, e senza poter alleviare i propri dolori, è una situazione estremamente spiacevole alla quale occorre trovare una soluzione.

Aiutiamo chi ne ha bisogno pensando ad un programma che preveda la consegna dell’erba a domicilio per tutte quelle persone che, avendone diritto, ne facciano richiesta.

5/5 - (9 votes)