Tra le qualità più famose con colorazioni violacee troviamo le seguenti:
Purple Haze (citata nella canzone di Jimmy Hendrix)
Blueberry
Tanjerin
Purple Kush
Black Wather (fenotipo 2 della White Widow)
Critical Mas
Purple Orange
Bublegumm
Frisian Duck
Bubba Kush
Mendocino
Lavander
Twilight
Shaman
Pakistan Kush
Black Russian
Ketama
Questi sono solo una serie di incroci e piante autoctone, le più famose e rinomate in questi anni. Anche se la maggior parte delle Kush mantengono le colorazioni viola, questo non vale per tutte.
Peculiarità della cannabis viola
Questa tipologia di pianta ha una vasta gamma di effetti e intensità . Può produrre nel consumatore un incremento della creatività , anche per questo è molto apprezzata tra artisti e musicisti. In effetti la sua particolare combinazione di THC e CBD è in grado di far provare esperienze fisiche e psichiche molto intense. A causa dell’ elevata concentrazione di THC, appena assunta porta ad uno stato di eccitazione, simile all’euforia, che scemando conduce a una condizione di quiete e distensione. Proprio per l’ alta percentuale di THC contenuta in alcune piante (può arrivare addirittura al 30%) ha delle controindicazioni, infatti può scatenare ansia e agitazione. Perciò è sconsigliabile l’assunzione a determinati soggetti. Mentre il CBD delle purple con le sue caratteristiche rilassanti, antidolorifiche e analgesiche viene usato in ambito medico nei i farmaci per combattere il dolore.
Enzo Ghinazzi in arte Pupo, le Iene lo fanno sballare fino a farlo star male.
Ed e’ subito virale il video girato con gli smartphone. I ragazzi di un club di fumatori cannabici non esitano neanche un minuto a tirar fuori le video camere dei loro telefoni e condividere nei vari social la figura deplorevole del nostro caro cantante italiano. Entrano in uno shoop Californiano rinomato, il cantante acquista 175 dollari in prodotti alimentari, fiori ed estrazioni. Pupo esordisce nel mondo cannabico con un bel tiro di erba pura dentro un bong, con percentuali di THC superiori al 25%.
il bong…
L’intervistatore delle Iene incita Pupo a fumare un bel bong come esordio nel mondo della Cannabis aiutato dal proprietario del Club. Qualunque fumatore esperto o non avrebbe quasi collassato con una braciere pieno d’erba Californiana. Pero’ non contento del primo tiro, incitato sempre dal presentatore, Pupo segue…
2 Bong di erba pura (quello che abbiamo visto, sospettiamo che abbiamo fumato di più)
4 Gelati alla Cannabis con alto contenuto di THC.
Conclusioni: Il servizio non e’ a scopo informativo e’ a scopo disinformativo, senza nessuna logica e giudizio da parte di chi avrebbe dovuto “guidare” il malcapitato cantante ad un corretto approccio alla Cannabis per un uomo di 62 anni.
I cosiddetti “strain” o in italiano conosciuti come incroci.
Parliamo come mangiamo, eviteremo tutti i termini tecnici del settore tipo: breaders, strain, ecc…Andremo ad analizzare direttamente quello che più ci interessa ossia gli incroci più famosi che stanno facendo furore nei social clubs. Le varietà in questione vengono importate direttamente dagli U.S.A. sotto una serie severi controlli e documenti. Le migliori qualità più quotate del momento sono: Gorilla Glue, Zombi Kush, Gelato 33, Sherbelt,Girl Scouth Cookies, e molte altre. Queste sono solo alcune delle più gettonate, ci sono molti altri incroci. Puoi verificare le genetiche e il loro albero genealogico cliccando su seedfinder.
Ti ricordiamo che fumare erba nei Social Cannabis Club a Barcelona e’ LEGALE. Per ottenere un invito speciale puoi metterti in contatto con noi, non esiteremo ad aiutarti.
Canapa light, cautela nella vendita prodotti: atteso Dm su residui Thc in alimenti
Le farmacie sono invitate a una “particolare cautela” nel valutare la opportunità di porre in vendita alcuni prodotti a base di canapa light.
La canapa, attualmente reperibile in alcuni esercizi commerciali, in quanto la normativa in materia manca di un decreto ministeriale, che non è stato ancora emanato sui livelli di residui di THC negli alimenti.
Nel frattempo, sono in corso campionamenti di tali prodotti da parte del Nas. Ad avvisare i farmacisti sull’opportunità di avviare questo tipo di scelta commerciale, è una circolare di Federfarma che risponde a richieste di chiarimento ricevute in merito.
Il sindacato richiama le attuali normative, in particolare la legge 2 dicembre 2016, n. 242:
“Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agro-industriale della canapa” che consente la coltivazione senza preventiva autorizzazione. Può essere utilizzata per  la realizzazione di alimenti e cosmetici, ma non si applica alle varietà di canapa soggette al Testo Unico stupefacenti di cui al DPR 309/90. In particolare, nella 242 due articoli sono di “particolare rilievo”.
L’articolo 4 fissa i limiti massimi di THC.
Le coltivazioni superiori allo 0,6% di principio attivo, possono comportare il sequestro o la distruzione delle coltivazioni stesse e l’art. 5 che rinvia a un decreto del Ministero della Salute, da emanare entro sei mesi, la definizione dei livelli massimi di residui di THC ammessi negli alimenti. Il decreto ministeriale però non è stato ancora emanato lasciando, di fatto, “margini di incertezza per un compiuto inquadramento” della tematica. Nel frattempo, peraltro, i Nas stanno eseguendo campionamenti dei prodotti in questione. Tali circostanze, suggerisce Federfarma, “non possono non indurre una particolare cautela nel valutare la opportunità di porre in vendita in farmacia i prodotti in questione”.Â
Durante il processo di essiccazione, la percentuale d’acqua delle cime deve essere ridotto dal 75 % al 10-15 % e i giorni da lasciare asciugare, dipendono dai risultati che si vogliono ottenere, a gusto del consumatore. Influenza molto anche la temperatura. Di solito è da 10 a 14 giorni per una buona essiccazione totale. Possono passare anche meno giorni a seconda di quanto tempo cerchi di essiccare le cime, assicurati che lo spazio in cui andrai a realizzarlo soddisfi le condizioni necessarie. Come ad esempio la ventilazione: lo spazio deve avere un minimo rinnovo dell’aria, che può avvenire artificialmente attraverso l’ausilio di un ventilatore o un sistema di areazione. Il processo di essiccamento dei fiori di cannabis è fondamentale per migliorare la qualità del prodotto finale. Infatti i fiori freschi a causa dell’umidità non sempre si possono fumare, inoltre spesso hanno un sapore che tende all’amaro.
DISCREZIONE: le piante di marijuana profumano intensamente durante il processo in cui avviene l’essiccamento della pianta, bisogna quindi scegliere un luogo discreto o installa un filtro dell’odore.
Temperatura: prova a mantenere una temperatura tra i 25 e i  27 gradi nella tua stanza di essiccazione.
Illuminazione: il THC si degrada con la luce, la stanza deve rimanere al buio.
Quello che un fumatore novello può sperimentare non sempre potrebbe essere gradevole. Infatti, se esagera con le dosi, si  può avere un forte senso di nausea, giramento di testa e in alcuni casi vomito, dovuto all’alta concentrazione di THC contenuta nei vari prodotti. Questa serie di sgradevoli sensazioni, viene denominata in spagnolo “blancazo” in italiano abbiamo vari termini, quello più usato sono: “uno svarione”
Se hai preso uno svarione stai tranquillo, non ti agitare mantieni la calma. Devi sempre ricordarti che sei dentro un club dove del personale qualificato ti aiuterà a superare “la crisi”. Ti possono dare dei consigli utili se sei novello, per esempio, di non consumare super alcolici mentre stai fumando, e soprattutto non usare altri tipi di sostanze psicotrope. Non esagerare con le quantità e chiedi sempre al personale le percentuali di THC delle qualità fornite nel dispensario. I primi giorni è consigliabile fumare erbe con “poco” THC, cosi facendo da abituare il corpo e non prendere sin da subito il famigerato e tanto temuto svarione.
Nozioni per un consumo più consapevole
Potrebbe essere utile ai neofiti avere un minimo di conoscenza degli effetti che i composti della cannabis possono provocare, in modo da essere più consapevoli di cosa succede quando si assume della cannabis. Sono molti i cannabinoidi prodotti dalla marijuana, ma i più conosciuti, quelli che si trovano in maggior quantità sono il CBD e il THC, con una composizione molecolare molto simili quanto lontani nei risvolti.
Il THC: è responsabile dell’effetto psicoattivo della marijuana e produce la sensazione di euforia, di benessere e dell’ aumento dell’appetito nel fumatore. Questo è il principio attivo più studiato della pianta e secondo alcune analisi aumenterebbe anche le percezioni sensoriali come vista e udito. In alcuni casi incrementa sia negli uomini che nelle donne l’eccitazione sessuale e in ambito medico può essere usato come antidolorifico e analgesico. Però a un’eccessiva quantità di THC può causare ansia, agitazione, irritabilità e paranoia, effetti che vengono alleviati dall’altro cannabinoide principale della cannabis il CBD.
Il CBD: è come già detto in grado di modulare gli effetti dl THC e a differenza di questo non produce effetti psicoattivi. Agisce sostanzialmente sul corpo generando rilassamento muscolare sedando anche il dolore. I suoi effetti rilassanti lo rendono anche un potente ansiolitico e antidepressivo oltre che un ottimo antidolorifico. Viene infatti usato in ambito medico per le sue straordinarie proprietà e la completa assenza di effetti psicoattivi che lo rendono privo di eccessive controindicazioni.
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