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Post Covid-19 per i cannabis club

Post Covid-19 per i cannabis club

Post Covid-19 per i cannabis club

Il Covid-19 per i cannabis club si è rivelato un momento di grande difficoltà e di presa di coscienza nello stesso tempo.  Lo stato di emergenza, che il governo spagnolo ha decretato il 14 marzo 2020, ne ha imposto la chiusura insieme a tutti gli esercizi commerciali non essenziali.

Quanti non avevano provveduto con lungimiranza a fare scorte, si sono trovati da un giorno all’altro senza rifornimenti e senza la possibilità di acquistarli. Con i cannabis club chiusi, solo il mercato nero, o la coltivazione domestica per pochi fortunati, hanno fatto fronte alle difficoltà di molti.

I cannabis club hanno subito lo stesso trattamento dei locali a scopo ricreativo, come pub e ristoranti. Prevenire il virus, obiettivo fondamentale, ha tuttavia portato gravi difficoltà a quanti fanno un utilizzo abituale della marijuana. Il Covid-19 per i cannabis club e per i loro utenti è stato un vero punto di svolta. Un momento in cui ripensare in maniera costruttiva il ruolo della cannabis e dei club all’interno della società.

Riflessioni su cosa vada considerato di prima necessità

La chiusura dovuta al Covid-19 per i cannabis club è stata una iniziativa che ha messo in luce le difficoltà ancora legate al commercio della marijuana in Spagna. La scelta di considerare la cannabis come non essenziale, a fronte di tabacco ed alcool il cui acquisto era consentito, è emblematica.

Considerando la Cannabis come non essenziale lo Stato ha volutamente ignorato la voce di quanti la utilizzano per scopo terapeutico. Una parte debole della società non è stata ascoltata e molte persone sono rimaste senza la loro terapia antidolore.

In Spagna vige una normativa ambigua nei confronti del consumo di Marijuana che non è sanzionabile solo se fatto in privato. Non esiste pertanto una vera e propria legalizzazione ma solo un escamotage alla legge. Le decisioni di carattere emergenziale prese dal governo per il contenimento del Covid-19 hanno ben rispecchiato le ambiguità della legge.

Il governo spagnolo, nella sua politica ambigua verso la cannabis, ha tralasciato di considerare le terapie antidolore come un bene essenziale. Ha tuttavia inserito sostanze come tabacco ed alcool all’interno dei beni commerciabili. Una scelta che fa riflettere circa il ruolo che la cannabis occupa all’interno della società spagnola.

Riapertura e maggiore consapevolezza

La riapertura dopo il Covid-19 per i cannabis club è davvero il momento per ripensare a come devono porsi all’interno della società spagnola. È auspicabile una maggiore consapevolezza da parte delle istituzioni e una accettazione piena dell’utilizzo e del consumo della cannabis.

In questa fase gli operatori del settore dovranno attivarsi per ottenere politiche più aperte e una maggiore accettazione del ruolo della cannabis sia a livello medico che ricreativo.

Sia che se ne faccia un uso terapeutico che ricreativo, la cannabis deve assurgere al ruolo di bene essenziale. Dovrebbe esserne garantito l’approvvigionamento per quanti la utilizzano normalmente, al pari, e più, di quanto succede per il tabacco.

Solo in quest’ottica, la riapertura post Covid-19 potrebbe portare un grande rilancio al settore della cannabis gravemente provato da questa emergenza sanitaria in atto.

Novità nei coffee shop di Barcelona dopo il Covid-19

Novità nei coffee shop di Barcelona dopo il Covid-19

Novità nei coffee shop di Barcelona dopo il Covid-19

Cosa cambia nei coffee shop di Barcelona dopo il Covid-19? Se stai pensando ad una vacanza a Barcellona per i suoi coffee-shop e sei in attesa che vengano riaperti i confini, devi conoscere alcune cose. In attesa che sia possibile spostarsi nuovamente tra gli stati, devi conoscere come l’emergenza Covid ha cambiato le regole di accesso ai coffee shop e a tutti i locali in generale.

Barcellona è stata una città duramente colpita dall’epidemia. Al momento sta lentamente ritornando alla normalità con un calo drastico di nuovi contagi che, rispetto alla fase acuta di marzo, sono scesi del 96%. La città sta riaprendo e così riaprono negozi, centri commerciali, ristoranti e coffee shop.

Ci sono delle regole che normano la riapertura. Sono richieste delle azioni, sia da parte dei gestori che degli avventori, in modo da mantenere alto il livello di sicurezza.

Ogni locale, così come i coffee shop, declina le regole imposte in modo da adattarle al proprio spazio e ai propri utenti, ma sempre nel più assoluto rispetto delle norme di sicurezza.

Possiamo dire che i coffe shop dopo il Covid-19 sono diventati degli ambienti sicuri e igienici e, sebbene si sia persa un po’ di spensieratezza, sono assolutamente sicuri. Entrare nuovamente in un coffee shop è finalmente possibile e si può fare nella più totale tranquillità.

Un sistema ad appuntamenti. Manteniamo il distanziamento sociale

I coffee shop dopo il Covid-19 si sono dovuti riorganizzare. Hanno dovuto ripensare a tutti gli spazi interni in un’ottica di distanziamento sociale. La normativa, infatti, prevede l’obbligo di mantenere una distanza minima interpersonale di due metri. Per questo motivo, e per non affollare gli spazi interni, i cannabis club hanno dovuto pensare ad un modo per contingentare gli ingressi. Non possono più permettersi, come prima, di lavorare al pieno della capienza. Un ristorante a Barcellona può riempirsi al massimo al 40% e così anche i cannabis club. Per questo motivo molti club ormai lavorano su appuntamento.

Per accedere bisogna prima contattare il club e chiedere un appuntamento, Verrà dato un orario di ingresso e di uscita e tale orario andrà rispettato. La soluzione di limitare gli ingressi ed il tempo massimo di permanenza è la sola che possa garantire di non sovraffollare il locale.  Tale soluzione permette anche un ricambio di ospiti che aiuta il club a sopravvivere pur lavorando solo a metà capienza. In questo modo la permanenza all’interno sarà sicura e piacevole ed il club non dovrà temere chiusure dovute ad irregolarità.

Igiene e sanificazione frequenti per la sicurezza dei soci

I coffe shop dopo il Covid-19 sono tenuti a rispettare delle rigidissime norme igieniche. La sanificazione dei locali più volte al giorno è solo una delle regole necessarie per impedire la diffusione del virus. Dovranno, inoltre, sanificare tutte le postazioni tra un socio e l’altro in modo da non permettere al virus di diffondersi.

I club non potranno più dare ai soci i dispositivi per fumare, che in questa fase devono essere strettamente personali. Ogni socio dovrà pertanto portarsi da casa i propri.

Ogni club deve mettere a disposizione dei soci gel disinfettanti per le mani e deve invitare soci e personale a lavarsi frequentemente le mani.

In questo modo sarà possibile accedere ai club in tutta sicurezza.

Cosa devi sapere sui cannabis club dopo il Covid-19

Cosa devi sapere sui cannabis club dopo il Covid-19

Cosa devi sapere sui cannabis club dopo il Covid-19

La riapertura dei cannabis club dopo il Covid-19 è finalmente arrivata! La Spagna, nell’ambito dell’alleggerimento delle misure di contenimento del virus, ha disposto la riapertura di diverse attività commerciali, tra cui i cannabis club.

Si tratta tuttavia di aperture vincolate a tutta una serie di norme volte a garantire la sicurezza degli avventori e dei consumatori

Con le chiusure dovute al dilagare dell’epidemia, i cannabis club sono stati assimilati ai ristoranti e ai pub. Sono stati costretti a chiudere senza poter garantire ai soci la loro fornitura di cannabis.

Né è valsa la richiesta di farli aprire solo per “vendere” i prodotti. Infatti, la legislazione spagnola non prevede la possibilità di trasportare la marijuana al di fuori dei club. In questo modo i consumatori abituali, in due mesi di lock down, si sono trovati sforniti e nell’impossibilità di procurarsi marijuana, anche a scopo terapeutico. La riapertura dei cannabis club dopo il Covid-19 pone fine a questo stato di difficoltà e permette ai soci di accedere nuovamente ai club, ma con una serie di limitazioni. Si tratta di basilari regole igieniche improntate al principio del distanziamento sociale per garantire la sicurezza e non contribuire ad una nuova diffusione dell’epidemia. Regole che prevedono obblighi sia da parte dei gestori dei club che da parte dei soci.

Vediamo insieme di cosa si tratta.

Obblighi dei club, per riaprire in sicurezza

Riaprire i cannabis club dopo il Covid-19 comporta per prima cosa una serie di obblighi a carico dei gestori dei club. Igiene e mantenimento del distanziamento sociale sono alla base della riapertura e tutti i club si stanno attrezzando per rispettare le regole. Per poter riaprire in sicurezza ogni locale dovrà garantire le seguenti norme:

  • Sanificazione dei locali più volte al giorno
  • Sanificazione delle aree consumo tra un cliente e l’altro
  • Realizzazione di percorsi di accesso e di uscita differenziati per non creare assembramenti
  • Disponibilità di soluzioni idroalcoliche e di gel disinfettanti per i clienti e il personale
  • Utilizzo di mascherine e guanti da parte del personale
  • Divieto di utilizzo di dispositivi per fumare che non siano personali
  • Mantenimento all’interno dei locali di un numero di persone tale da garantire le distanze interpersonali di due metri

Si tratta, come si vede, di regole semplici e di facile attuazione che sono condivise dalla maggior parte degli esercizi commerciali. Le stesse che vengono messe in atto in Italia in questa fase post lock-down.

Obblighi dei soci, per una frequentazione senza rischi

Ma non sono solamente i club ad avere degli obblighi in questa fase di riapertura dei cannabis club post Covid-19! I soci che desiderino accedervi sono ugualmente tenuti a rispettare delle norme igieniche e comportamentali molto importanti.

Anche in questo caso si tratta di norme legate al principio dell’igiene e del distanziamento sociale. Vediamo insieme quali sono.

  • Accedere solo su appuntamento
  • Rispettare gli orari
  • Indossare mascherina e guanti
  • Lavare spesso le mani o utilizzare gel disinfettanti
  • Portare i propri dispositivi per fumare

Rispettando queste norme accedere ai cannabis club sarà facile e sicuro e sarà possibile tornare finalmente a godere della propria cannabis!

Cosa cambia nei cannabis club dopo il Coronavirus

Cosa cambia nei cannabis club dopo il Coronavirus

Cosa cambia nei cannabis club dopo il Coronavirus

Sei pronto a tornare nei cannabis club dopo il coronavirus? Hai sofferto questi mesi di astinenza disperando di poter tornare in Spagna per godere di nuovo del tuo cannabis club preferito? Questo è il momento di guardare avanti con un po’ di ottimismo!

L’allentamento delle restrizioni dovute al coronavirus sta dando un po’ di speranza a quanti non si sono potuti rifornire adeguatamente durante la quarantena. La graduale riapertura delle attività commerciali e l’allentamento delle restrizioni di viaggio fa ben sperare.

Se tutti continueremo a comportarci in maniera responsabile rispettando le norme di sicurezza, non è escluso che potremo ritornare ad una vita prossima alla normalità. Chiaramente la guardia va tenuta alta, almeno fino a che un vaccino non sarà disponibile, ma riprendere la nostra vita con prudenza può essere possibile!

Riapertura nel rispetto delle regole e comportamenti responsabili sono la chiave per accedere nuovamente ai cannabis club dopo il coronavirus. Una nuova via si può e si deve trovare e rispettare per tornare a fare tutto quello che facevamo prima.

I cannabis club non fanno differenza. Come tutte le attività commerciali devono riaprire rispettando tutta una serie di norme che cambiano la permanenza al loro interno. Ma ne vale la pena! Basta fare un po’ l’abitudine alla novità per poter tornare a godere delle libertà che avevamo prima.

Prima del Covid. Luogo d’incontro e socializzazione

I cannabis club dopo il coronavirus devono accettare dei cambiamenti che ne garantiscono la stessa sopravvivenza. Non si tratta di grandi sacrifici, ma di semplici norme per impedire una nuova diffusione del virus! Prima dell’epidemia i cannabis club si sono imposti come luogo di socializzazione e relax. Luoghi in cui i soci potessero godere della propria cannabis senza timori ed in cui potessero incontrare spiriti affini.

L’ingresso in un club era severamente regolato: bisognava richiederne l’accesso e sperare di essere ammessi. La procedura di iscrizione passava attraverso una serie di step, tra cui un colloquio conoscitivo e la decisione era insindacabile. Queste regole ferree rendevano la permanenza all’interno dei club estremamente piacevole per via della forte selezione fatta all’ingresso.

Una volta ammessi, tuttavia, si poteva accedere e godere degli spazi del club in maniera libera e serena.  Passare serate in compagnia di amici, o andare da soli per rilassarsi senza problemi. Si poteva passare il proprio tempo nel club per leggere, guardare la tv, o giocare. Insomma, si configurava come un luogo privato di cui i soci potevano disporre a proprio piacimento.

Dopo il Covid. Restrizioni e distanziamento sociale per una maggiore sicurezza

I cannabis club dopo il Covid hanno dovuto implementare tutte le norme di sicurezza e di distanziamento sociale richieste dalla nuova normativa.

Non è più possibile accedere senza appuntamento e gli orari concessi vanno rispettati in maniera rigida per non creare disagi agli altri soci. Contingentare gli ingressi è una scelta obbligata per consentire a tutti i soci di accedere mantenendo il giusto distanziamento sociale.

Si parla di un piccolo sacrificio da fare ma che ti permetterà di accedere finalmente al tuo club preferito. Sei pronto?

Coronavirus a Barcelona cosa devi sapere

Coronavirus a Barcelona cosa devi sapere

Coronavirus a Barcelona cosa devi sapere

Il coronavirus a Barcelona, come nel resto della Spagna, ha colpito duro ma, grazie ad un lock down severo e attento, la città sta lentamente tornando alla normalità. A partire dall’ 8 giugno, infatti, Barcelona entra nella fase due di ripresa, come stabilito dal governo spagnolo.

Si tratta di una fase che prevede la fine della quarantena e la riapertura di molti locali e dei centri commerciali. Sempre garantendo le distanze di sicurezza e indossando la mascherina.

Da oggi si può uscire senza limiti di tempo e senza un valido motivo e i ristoranti riaprono al 40% della loro capienza massima. Restano valide alcune limitazioni per le categorie vulnerabili, come anziani.  È inoltre necessario mantenere le distanze di sicurezza, usare mascherine e pulire spesso le mani. Tra le limitazioni che dall’8 giugno vengono a cadere è quella della capienza di autobus metro e treno.

Prima di tale data, i mezzi pubblici potevano circolare con un carico massimo del 50% della capienza, adesso possono tornare a circolare a pieno carico. In questo modo muoversi per Barcellona diventa molto più semplice! La metropolitana, inoltre, a partire dall’8 giugno, ha ripristinato il 100% delle corse. Il Coronavirus a Barcelona sta lasciando il posto ad una situazione che si avvicina molto a quella della normalità, sebbene sia fondamentale fare ancora molta attenzione.

Coronavirus. Il punto della situazione

Il coronavirus a Barcelona è in fase di remissione. Il rigido lock down sembra aver sortito un buon effetto e la situazione sta lentamente migliorando.

Ci sono stati in totale fino ad oggi più di 18500 casi di positivi confermati dal test e più di 4200 decessi. I numeri sono alti, ma bisogna dire che nella prima settimana di giugno l’incremento di casi è diminuito del 96%. Si calcola questa diminuzione rispetto ai nuovi casi registrati nella settimana centrale dell’epidemia, tra il 23 ed il 29 marzo. La curva di crescita dei contagi in città è notevolmente diminuita e tutti si stanno apprestando a riaprire.

La spagna, in Europa, è stata una delle nazioni maggiormente colpite dal Covid ma al momento sembrerebbe una situazione in netta ripresa e con ottime speranze per il futuro.

Chiaramente la guardia non viene abbassata e bisogna rispettare tutte le misure di sicurezza predisposte dal governo per scongiurare una seconda ondata. Al momento, tuttavia i segnali di ripresa sono buoni e Barcelona si sta avviando verso una soluzione del problema.

Riapertura dei locali e dei Cannabis club. Una estate di ripresa per la città

Il coronavirus a Barcelona aveva determinato la chiusura di tutti gli esercizi commerciali, compresi i cannabis club. Con l’inizio della fase due i locali ed i club stanno riaprendo e la città ricomincia a vivere.

Chiaramente le regole di igiene e distanziamento sociale restano ferree ma, facendoci l’abitudine, non sono troppo difficili da rispettare. I locali hanno ingressi contingentati e non possono ospitare più del 40% della loro capienza massima. I membri del personale, così come i clienti, devono portare mascherine e guanti e mantenere la distanza interpersonale di sicurezza di due metri. Si tratta di norme volte a garantire la sicurezza, che sono ben applicate da parte di tutti i club e i ristoranti.

Come comportarti all’interno di un cannabis club dopo il Coronavirus

Come comportarti all’interno di un cannabis club dopo il Coronavirus

Come comportarti all’interno di un cannabis club dopo il Coronavirus

I cannabis club dopo il Coronavirus sono in fase di riapertura. Gran parte della Spagna è entrata nella fase due dell’allentamento delle misure restrittive previste per contenere il Covid e i locali possono riaprire.

Le riaperture prevedono una serie di misure di sicurezza da mettere in atto per evitare una nuova diffusione del Covid. Anche i cannabis club dopo il coronavirus hanno delle nuove norme da rispettare, se vorrai entrare dovrai esserne messo al corrente e, soprattutto, dovrai rispettarle. Ogni club applica le misure previste dalla legge e le applica in maniera da adattarle ai propri spazi e alla propria base di soci. Ci potrebbero essere delle leggere differenze tra un club e l’altro, dovute principalmente al tipo di locale e agli spazi che hanno a disposizione.

In generale, però, devi renderti conto che le regole del distanziamento sociale impediscono ai club di lavorare al massimo delle loro possibilità. Dover mantenere distanza tra i soci impone ai club di diminuire i posti a sedere e contingentare gli ingressi.  Alcuni club hanno temporaneamente sospeso i nuovi tesseramenti in attesa di un allentamento delle restrizioni previste dalla legge.

Se prevedi di accedere nuovamente al tuo cannabis club preferito, o pensi di iscriverti ad un club in previsione dell’estate, devi sapere alcune cose.

Comportamenti da tenere per entrare in un club

I cannabis club dopo il Coronavirus richiedono un comportamento responsabile e attento da parte dei soci. Ci sono una serie di comportamenti che devi tenere al fine di rendere il tuo soggiorno, e quello degli altri soci, il più sicuro e piacevole possibile. Vediamo insieme quali sono i punti fondamentali.

  • Telefona sempre prima di accedere. Non presentarti senza aver preso un appuntamento, altrimenti non potrai entrare.
  • Se hai preso un appuntamento rispetta l’orario cercando di essere il più puntuale possibile.
  • Se ti è stato dato un limite di tempo per la tua permanenza, fai attenzione ed esci quando il tuo tempo è scaduto. In questo modo non creerai disagi agli altri soci che attendono di entrare
  • Mantieni sempre la distanza di sicurezza prevista
  • Lava spesso le mani o utilizza gel disinfettanti
  • Porta con te tutto il necessario per fumare. Il club, per limitare la diffusione del virus, non ti darà gli strumenti ma solo l’erba

Entrare in un club e rispettare tutte le norme è sintomo di buona educazione e rispetto per gli altri. Quanti, come te, attendono di entrare ed hanno un appuntamento non devono aspettare perché tu non rispetti le regole di accesso!

Non solo norme a carico dei soci. Anche il club fa la sua parte

Entrare in un cannabis club dopo il Coronavirus vuol dire accedere in un ambiente pulito e sanificato più volte al giorno. Ogni club è tenuto a mantenere un altissimo standard di pulizia che prevede anche la sanificazione delle sedute e dei tavoli tra un socio e l’altro. Il rispetto da parte dei soci degli orari e degli accessi contingentati permetterà ai club di lavorare in maniera migliore e di sanificare meglio le aree con una migliore sicurezza per tutti