La cannabis è pericolosa? Torna la caccia alle streghe …!?
Ok, non possiamo non parlarne visto che il tema di questi giorni ci prende di petto, secondo il Ministro Salvini la cannabis è pericolosa! Sì, come lo zucchero, ovvio, se ne consumi a dismisura poi ti cadono i denti!! Che dire, questa uscita è sicuramente poco attenta e fa pensare alla poca informazione in merito da parte del Ministro. Purtroppo, nella sua uscita, che vogliamo sperare sia solo una “boutade” propagandistica, ci sono le europee …
Tuttavia, non possiamo non far notare certi punti che sanno di esagerazione se non cadono del tutto nel ridicolo. L’aver associato la cannabis alle droghe pesanti non è da persone informate se non in malafede. In Italia si è sollevato giustamente un polverone, perché ovviamente la minaccia di chiudere i punti vendita crea oltre che scalpore anche un danno economico. Sono circa 1000 gli store dove viene venduta cannabis legale, ovviamente con un THC in percentuali ridotte e considerate dallo Stato ammissibili.
Chi si pone in queste ore la domanda; “La cannabis è pericolosa?”, possiamo solo dire che è lo è meno dell’alcol e del fumo sconsiderato delle sigarette. Di fatto, gli ospedali non sono pieni di malati le cui cause sono state attribuite alle “canne”! Ma ci sono milioni di malati per l’abuso di alcol e sigarette, dove guarda caso lo Stato, cioè quello che dovrebbe rappresentare Salvini, ci lucra allegramente.
Il Ministro ha dichiarato che vuole combattere il fenomeno delle droghe e tutelare la salute pubblica. Ok siamo tutti d’accordo, ma che c’entra con la cannabis? La cannabis è pericolosa come lo zucchero appunto, può avere degli effetti avversi … magari sei troppo allegro ed euforico … un male?! Questa storia sta deragliando completamente, ci auguriamo quindi che si tratti davvero di mera propaganda preelettorale, anche se del tutto sbagliata.
Al bando tutti i venditori di lecca-lecca!!
È sì dai, siamo al surreale quindi ci sta, se la cannabis è pericolosa, anche gli zuccheri non scherzano, fanno ingrassare, portano al diabete e dal dentista. Sufficiente per far dichiarare illegale il lecca-lecca! Ora, battute a parte, quel che il Ministro vuol perseguire è corretto e giusto, eroina, cocaina, pastiglie varie sono sì droghe che davvero vanno perseguite. Per questo motivo non si faccia di un’erba un fascio, perché sarebbe imperdonabile e offensivo anche per l’intelligenza di un lombrico! Se il Salvini tiene alla salute pubblica, può fare anche altre cosette altrettanto e forse più importanti:
Limitare il consumo di alcol vietando e limitando la vendita in luoghi pubblici e togliendo per esempio le cure sanitarie a chi si sfonda di Martini. Perché chi decide di ammazzarsi con i propri soldi, poi con i propri soldi si cura!
Stessa cosa vale anche per le sigarette. Se ti fai venire un tumore ai polmoni perché fumi come una fornace e ti paghi le amate “bionde”, con i tuoi soldi ti curi!
Più in generale potrebbe colpire il traffico automobilistico, che sicuramente ogni anno miete milioni di vittime, quindi intimare a tutti di andare a piedi o in bici!
Questo per dire che non puoi fare dichiarazioni dicendo che tieni alla salute pubblica, quando lo Stato è il primo a trarre vantaggi dall’autodistruzione della gente!
Dunque, stiamo parlando di cose campate in aria che non hanno né capo né coda, certe dichiarazioni o “battaglie” sono come quelle di Don Chisciotte. Non ne ha vinta una infatti, perché i mulini a vento non erano appunto un nemico, così come non lo è la cannabis e la storia lo conferma! Chiaramente non stiamo scrivendo solo questo perché ci vede coinvolti, ma perché la verità deve prevalere sempre sulle cazzate! E questo è un fatto oggettivo non una presa di posizione, tale è quella del Ministro, per altro sbagliatissima.
La storia deve essere riscritta … e la riscriveremo!
Segnaliamo un ottimo video, proprio su questa vicenda pubblicato oggi da Massimo Mazzucco, amministratore di Luogocomune.net. Il titolo del post non poteva essere più corretto; “Salvini, il vero drogato sei tu!”, Mazzucco ripercorre la vicenda facendo una lezione di storia e corretta informazione. Invita lo stesso Ministro a fare un solo, ripeto un solo esempio di morte a causa della cannabis o che la stessa sia il primo step per successivi passaggi a droghe pesanti! La cannabis è pericolosa solo per chi ha preconcetti, ovviamente sbagliati e parlano solo per sentito dire e senza alcuna cognizione di causa o informazione!
Ricordo che Mazzucco ha fatto un bellissimo documentario: “LA VERA STORIA DELLA MARIJUANA”, dove vengono descritti i motivi della sua messa al bando. Che ovviamente aveva scopi lucrativi per far emergere un mercato nascente quale quello della petrolchimica, di cui oggi siamo sì veramente dipendenti!! Purtroppo, i manovratori ai posti di comando ci hanno ingannati e lo fanno ogni giorno ancora oggi.
La cannabis è pericolosa sì, ma solo per gli interessi delle multinazionali, per questi è pericolosissima, ed è per questo motivo che la combattono. Vi invito a vedere il VIDEO pubblicato da Mazzucco, oltre che formativo e informativo è davvero illuminante. Con dati e report alla mano smonta ogni possibile dubbio sulla cannabis, che considerare una “droga” è davvero offensivo oltremisura.
E pensare che la cannabis è anche terapeutica!
Che dire, conoscete qualcuno che si sia curato a suon di whiskey o bourbon? Oppure qualcuno che si sia curato con due pacchetti di sigarette al giorno? Certo che no, eppure ci sono migliaia di persone che si curano o alleviamo le loro sofferenze di salute grazie alla cannabis! Come si può pensare che la cannabis è pericolosa, se al contrario è medicinale, vogliamo aggiungere altro? La saggezza vorrebbe che prima di aprire bocca uno dovrebbe essere consapevole di cosa sta affermando. Perché altrimenti i danni possono essere madornali!
“Prendete e fumatene tutti”, potrebbe essere uno slogan perfetto e provocatorio in risposta alla cacciata alle streghe “salviniana”. Aggiungiamo anche; “Non bevete e non fumate sigarette”, queste sì che fanno male e ammazzano a milioni. Per il resto rivediamo tutta la storia della cannabis, ci hanno tolto una prospera pianta a livello planetario solo per l’interesse di pochi. Ovviamente a discapito e danno di tutta la popolazione, in quanto a Salvini, come dice Al Capone, interpretato da Robert De Niro nel film “Gli Intoccabili” … “Sei solo chiacchiere e distintivo” …
Le storia di questa pianta è straordinaria, ed è proprio il caso di dirlo, la cannabis terapeutica, è vitale! Si narrano storie che hanno dell’incredibile, quasi fiabesco se non fossero vere, ma per fortuna lo sono. Gli estratti di THC ovvero gli oli contenenti cannabinoidi possono curare malattie anche gravi. Alcuni malati dati per spacciati hanno visto la regressione della malattia in pochi giorni, quasi miracolati. Le storie di questo tipo sono in continuo aumento, ovviamente establishment medico osteggia a spada tratta questi trattamenti. La cannabis terapeutica è pericolosa, sì certo, ma per le casse delle case farmaceutiche, che lucrano sulla pelle della gente.
Come potete immaginare, una pillola sintetizzata in laboratorio si può brevettare e lucrare sui diritti della stessa, una pianta per fortuna no! Ed è il caso della cannabis, la cui pianta bandita un secolo fa, oggi ritorna prepotentemente sul mercato. Puoi fermare un secchio d’acqua ma non un fiume in piena, quel fiume oggi si chiama cannabis. Con tutti i benefici che questa pianta incredibile, oggi non è più possibile tenerli nascosti, la Rete fa il suo corso e la consapevolezza aumenta. La cannabis terapeutica è l’ultima delle meravigliose scoperte che riguarda tutti, perché la salute è un bene irrinunciabile. Ci si può curare anche da malattie molto invalidanti e in alcuni casi irreversibili, almeno secondo la “scienza” medica tradizionale.
Usciamo dall’oscurantismo medico
La marijuana fu tolta dalla circolazione per semplici motivi economici e lucrativi, era troppo democratica, sì perché chiunque poteva coltivarla. La pianta è prospera e buona, a tal punto che si può utilizzare non solo per scopi medici, ma anche per creare alimenti e oggetti. Pensate che Ford oltre settant’anni fa creò la prima automobile ecologica, quasi interamente riciclabile, si chiamava Hemp Body Car. Una macchina realizzata con fibre di cellulosa di canapa, e pensate, era alimentata ad etanolo di canapa, sì esatto, con la canapa si produce anche bio carburante.
Ora potete anche immaginare perché la canapa fu bandita prima negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo, troppo pericolosa per gli interessi dei soliti noti. Il mondo sarebbe stato sicuramente migliore se non si fossero messi di traverso personaggi come i Rockefeller. I cui interessi petroliferi e relativa industria chimica nascente non poteva avere il successo che ha ottenuto se la canapa fosse rimasta a disposizione di tutti.
Via ogni pregiudizio …
Ma per tornare alla cannabis terapeutica, la storia è ancora la stessa, i grandi benefici degli estratti di questa pianta, come in alcuni casi fumarla, sono ampiamente osteggiati. Ovvio, se puoi curarti con una pianta viene meno anche la necessità di un medico, almeno in moltissimi casi, quindi no, la “canapa non è buona”! La storia in ogni caso fai sempre il suo corso e la verità arriva sempre alla ragione di chi la sostiene. Così oggi siamo in fase in cui abbiamo una prospettiva in cui possiamo ritornare ad avere speranza, la cannabis entro pochi anni sarà liberata da ogni vincolo che l’ha criminalizzata per quasi un secolo, finalmente.
Curarsi è un diritto di tutti, ma è anche sacrosanto sapere quali sono le cure più efficaci e meno invasive, chiaro non di meno anche più economiche. Nel mondo il sentiment verso la cannabis sta cambiando rapidamente. Forse entro non molto tempo, l’umanità potrebbe tornare a godere appieno di questo dono della natura per troppo tempo oscurato. I responsabili di questa privazione durata quasi un secolo dovrebbero essere condannati per crimini contro l’umanità. Per averla privata di un prezioso alleato nello sviluppo sociale, economico e produttivo, nonché di tutte le sue incredibili proprietà.
Alcuni paesi sono avanti culturalmente e la salute ne trae beneficio
La Spagna è sicuramente uno di questi, Barcelona con i suoi Social Club è un esempio lampante di questa cultura. Dove puoi andare fumare e goderti davvero il piacere di rilassarti, stare bene e perché no curarsi preventivamente. Perché fumare non è sballo come vogliono farci credere. Fumare marijuana è socializzare, stare insieme, rilassarsi e stare bene con sé stessi e gli altri. Solo questo è già terapeutico, relax è stare bene, quando uno sta bene purtroppo non consuma farmaci, ecco il punto. Nei Social Club Barcelona la cannabis che si fuma è prodotta localmente, da agricoltori che hanno il permesso e le relative autorizzazioni governative. Tutto alla luce del sole, limpido come l’acqua di ruscello, si fuma legalmente e soprattutto senza alcun pregiudizio.
Chiamala evoluzione se vuoi … fatto è che stiamo vivendo una bella presa di coscienza collettiva, dal basso, democratica e benefica a vantaggio di tutti. Certo, la cannabis terapeutica sarà combattuta con le unghie e con i denti, possiamo starne certi, ma non potranno fermare questa naturale rinascita collettiva! L’Italia purtroppo è sempre il fanalino di coda, vuoi che si tratti di cose negative quanto quelle positive recepite sempre con colpevole ritardo. Confidiamo in una “resurrezione” politica, che inizia ad occuparsi davvero dei bisogni della gente, la cannabis è uno di questi. Fumare per stare meglio non può essere un crimine, se dai benessere e gioia non fai nulla di male, anzi, dovresti avere un premio, lo scopo di ogni Stato è, o dovrebbe essere il bene comune!
Fumare è peccato solo non farlo!
Per quanti hanno il desiderio e perché non la curiosità di provare, ammesso che non l’abbiamo mai fatto prima, la vostra metà per le prossime vacanze è Barcelona. La città accoglie migliaia di turisti ogni anno, moltissimi dei quali in visita per le bellezze come per i bellissimi Cannabis Social Club. Sì, anche questo è un buon motivo per prendere un aereo, visitare una delle città più accoglienti e moderne d’Europa così com’è anche quella più liberale!
La cannabis terapeutica è anche questo, ritrovare un po’ di sano relax perduto nei meandri del logorio della vita moderna può essere un problema. Verrebbe da dire: “fuma che ti passa”, e vivaddio è vero, “passano” un sacco di problemi grazie alla cannabis. È naturale ed è un potente aiuto contro moltissime problematiche di salute, dalle più leggere fino a problemi anche molto gravi. Questa pianta dovrebbe essere glorificata e amata da tutti, le cose che possiamo farci sono infinite, godiamocela e che … la cannabis sia sempre con voi!
Marijuana e viaggi, perché Barcelona è la destinazione preferita!
Per anni quanti sognavano di fumare liberamente cannabis, avevamo in mente solo Amsterdam, oggi marijuana e viaggi è Barcelona. La città spagnola è diventata un simbolo di libertà per milioni di giovani e non solo, che amano fumare. Questo davvero in pochissimi anni, grazie alla mentalità di un paese che ne ha vissute tante e forse per questo culturalmente più aperto. Apriamo una piccola parentesi di confronto con l’Italia, giusto per coglierne le differenze. Come sappiamo nel bel paese questo tema è ancora sotto la lente dei legislatori, che a quanto pare annaspano. Il punto è quel “bigottismo” che è insediato come un tarlo nella mente di molti italiani, per questo è difficile fare cambiamenti progressisti.
Ecco il punto, la marijuana e viaggi sono anche un’opportunità, questo la Spagna lo ha capito e ha colto l’occasione. Infatti, questo genere di turismo che spopola tra i ragazzi, oltre ad essere rigorosamente controllato, offre anche opportunità di sviluppo. Immaginate il flusso che genera e quante risorse economiche arrivano in città, non ha caso una delle più ricche della Spagna. Si tratta di un fenomeno che contribuisce economicamente al benessere della città e dell’intero paese. La libertà di fumare marijuana e viaggi annessi, portano un buon flusso turistico che poi incrementa visibilmente i consumi. Questo spiega il successo crescente di questa città, offre tutto quello che il turista desidera, ovviamente non solo riguardo alla cannabis. Barcelona è ricca di arte, cultura e di certo non è da meno di altre grandi città europea, poi non dimentichiamo il mare.
Sentirsi liberi a Barcelona
La sensazione è proprio questa, ci si sente liberi di poter essere sé stessi, senza il fiato sul collo di quanti hanno pregiudizi. I ragazzi specialmente possono vivere la città serenamente, fumare cannabis e godere delle bellezze della città. Intendiamoci, non si fuma marijuana per la strada, tanto meno si può circolare con quantitativi anche minimi per le strade. Per fumare ci sono i Cannabis Social Club, locali appositamente dedicati al fumo di marijuana, luoghi liberi dove socializzare e godersi il piacere di una “canna”. Ecco, questo è quanto si può trovare a Barcelona, bellissimi locali dove ci si ritrova tra amici e si fuma l’erba locale. Infatti, la marijuana che si trova in questi coffee shop è prodotta legalmente in Spagna, controllata e certificata da appositi enti.
La marijuana e viaggi dunque sono un binomio che piace non solo ai consumatori, ma anche ai produttori e lo stesso Stato che controlla il tutto. Per i ragazzi, ma anche per gli adulti che vogliono fare un salto nel passato, Barcelona è la città perfetta. Infatti, in questi ultimi anni il flusso turistico legato alla cannabis ha visto un’impennata senza precedenti. Stiamo parlando di un aumento che altre città possono solo sognarsi, merito solo della marijuana? Certo che no, la città e la stessa Regione della Catalogna ha fatto molto altro per ingraziarsi turisti ma anche tanti giovani imprenditori. Barcelona, infatti, è diventato un polo d’attrazione per il lancio di nuove startup, questo sempre grazie alle politiche che favoriscono nuovi progetti. Centinaia di startup hanno preso il via e spesso con successo proprio a Barcelona, quindi non solo marijuana e viaggi ma anche tanta tecnologia e innovazione.
Fumare marijuana nei club
In città sono presenti molti coffee shop, che per dirla tutta sono uno più bello dell’altro, questo è sicuramente un altro dei motivi del successo. Ovviamente questo vuol dire che l’offerta è andata incontro alle esigenze della domanda, offrendo in questo caso un plus. Sì, perché questi locali dove si può fumare marijuana senza problemi, ricordiamo legalmente, sono stati realizzati per offrire un’esperienza e non solo cannabis. I club sono accoglienti, con ambienti ben arredati e confortevoli, nulla a che fare con le “fumerie d’oppio” cinesi, tanto per capirsi. Parliamo di normali locali dove si può ordinare da bere, spesso mangiare e allo stesso tempo fumare, il tutto in una città che è meravigliosa.
Barcelona è davvero la destinazione perfetta, raggiungibile in aereo in poco tempo da tutta Europa ed è vicina alle migliori località balneari. Anche se il mare nelle località limitrofe della città non hanno nulla da invidiare alle Baleari per esempio. Questo è il “mondo” di questa città che accoglie, coccola e fa divertire, per il turista che ama la cultura e i giovani che amano farsi una canna. Le due cose stanno perfettamente insieme, perché come già detto la città è almeno un decennio avanti. Marijuana e viaggi fanno parte dell’offerta incoming della città, per questo attrae visitatori da tutto il mondo come poche altre destinazioni.
Il successo di una comunità
Se ne parla spesso negli ultimi anni, ed i giovani all’approssimarsi dell’estate, fanno sempre un pensiero sul tema marijuana e viaggi. Barcelona è l’esempio più calzante di una comunità coesa, che sa quel che vuole e fa di tutto per ottenerlo, l’indipendenza ne è la prova più tangibile. Gli spagnoli sono perfettamente consapevoli del potenziale della loro Regione, sanno cosa vogliono e fanno di tutto per realizzarlo. La legislazione in tema di cannabis ne è un chiaro esempio, hanno unito la vocazione di una città aperta alle esigenze dei giovani. Infatti, Barcelona è la meta turistica preferita dai giovani, ma anche da tante persone che l’anno conosciuta con il programma Erasmus. I club accolgono tutto il flusso dei turisti fumatori di cannabis, i quali arrivando in città distribuiscono risorse in molti modi differenti.
Hotel, ristoranti e le tante attrazioni della città come i musei, le discoteche ecc… arricchiscono gli esercenti ma anche la stessa Barcelona. Una macchina perfetta che offre un perfetto sistema di intrattenimento per i turisti, un successo creato negli anni che ora da solo tanti buoni frutti. Quando parliamo di marijuana e viaggi non si può non menzionare la città che meglio di altre è riuscita a creare un business che va a vantaggio di tutti. Chi vuole fare un’esperienza unica, non può non mettere in lista Barcelona, ovviamente non solo per la cannabis, ma per tutto quel che offre nel suo complesso. Per la prossima vacanza una destinazione da non trascurare!
Cannabis Social Club Barcelona, per fumare senza pensieri
L’ultimo decennio ha visto la Spagna sorpassare il resto dell’Europa (Olanda compresa) nel settore del turismo legato al consumo di cannabis. In Spagna il consumo di cannabis è legale seppure regolamentato secondo norme associative che limitano l’uso a determinati luoghi come i Club. A Barcelona si può scegliere di fumare in libertà comprando una tessera d’accesso ai Cannabis Social Club che aderiscono alla ConFac.
Aderire ai club assicura l’acquisto di marijuana di qualità superiore oltre alla tutela legata al non rischiare di incorrere in attività punite dalla legislazione spagnola. Fumare cannabis a Barcelona è uso comune presso alcuni luoghi pubblici come i grandi parchi o le spiagge. Il rischio di avere problemi con l’autorità locale è alto quindi si sconsiglia fortemente un consumo di questo tipo.
Di contro, la costituzione spagnola tende a proteggere la vita privata dei cittadini quindi l’uso presso abitazioni o club non costituisce reato alcuno.
ConFac: una garanzia di sicurezza
La Confederazione delle Federazioni delle Associazioni di Cannabis (Confederación de Federaciones de Asociaciones Cannábicas) è l’organismo che raccoglie in sé i club. Il fine è garantire la corretta applicazione della normativa spagnola in merito al consumo legale. La ConFac è una realtà nata nel 2003 che ha come compito quello di vigilare, informare. Supporta tutte le associazioni e i club oltre a rappresentare e difendere i consumatori abituali.
Associarsi a un Cannabis Social Club Barcelona garantisce e promuove quindi il supporto nel dialogo con le autorità. Questo per far in modo che tutto si svolga secondo le leggi in vigore. Le attività che aderiscono alla ConFac hanno sottoscritto un accordo che prevede l’accettazione di una sorta di manifesto etico finalizzato a sostenere:
La parità di genere fra i consumatori;
La sostenibilità nella produzione con controlli legati a tutta la filiera;
Il rispetto per l’ambiente e la collaborazione con le attività locali;
La creazione di posti di lavoro in un settore in crescita costante;
Il dialogo con le istituzioni e le forze dell’ordine.
L’accesso ai Cannabis Social Club Barcelona per i turisti
I residenti possono registrarsi semplicemente alle varie attività presenti sul territorio pagando una quota che varia dai 20 ai 60€ annui. Tuttavia, non tutti i club accettano i turisti senza un’iscrizione.
I requisiti richiesti solitamente sono:
La maggiore età del richiedente (i minori di 18 anni sono esclusi, per loro il consumo è illegale e punito con sanzioni amministrative locali)
La dichiarazione del quantitativo in grammi di consumo medio mensile. Da ricordare che una detenzione superiore ai 40gr è punita a livello amministrativo e diventa sanzione penale superando i 50gr.
Indicare l’uso della cannabis soltanto come ludico o terapeutico
Il pagamento della quota associativa
Essere presentati da un socio sicuramente facilita il rilascio della tessera associativa.
Sui maggiori social network esistono dei gruppi dedicati che possono mettere in contatto i turisti italiani con gli italiani residenti su territorio spagnolo.
L’importanza dell’etichetta nei Cannabis Social Club Barcelona
“Paese che vai, usanza che trovi” recita un vecchio proverbio che perfettamente descrive la netta differenza di approccio all’acquisto di marijuana rispetto all’Italia.
A Barcelona non si compra marijuana, non c’è un commercio articolato come tale ma esiste bensì una forma di associazione che tutela la coltivazione collettiva. L’erba è quindi un bene comune fra i soci del club e per ottenerla non si effettuerà un pagamento ma una donazione al club stesso. Ogni club dovrebbe quindi essere dotato della sua coltivazione personale. A volte questo non è possibile per problematiche logistiche o di consumo complessivo dei soci superiore alla quantità di prodotto.
Conoscere il club al quale si decide di associarsi diventa quindi fondamentale per riuscire a procurarsi la marijuana migliore sul territorio. L’etichetta (così come la legge spagnola!) non prevedono alcuna forma di promozione pubblicitaria dei club. Pertanto, è semplice riconoscere un truffatore che lungo la rambla propone erba in maniera illegale. Ogni club infine stabilisce un limite massimo di consumo per socio (in media 50 gr al mese). Pertanto, in caso di necessità legata all’ottenere un quantitativo superiore, bisognerà iscriversi presso un ulteriore club, pena segnalazione alle autorità.
Non tutti i club sono uguali!
Informarsi prima di scegliere il Cannabis Social Club Barcelona per fumare in libertà a cui iscriversi è fondamentale. Per far in modo che l’esperienza sia vissuta nel modo più vicino alle proprie aspettative. Non esiste una guida dettagliata seppure qualche autore si sia divertito a stilare una lista descrittiva piuttosto soddisfacente dei vari club. Le recensioni sul web possono indirizzare facilmente l’utente verso la realtà migliore.
Fra i Cannabis Social Club Barcelona più noti troviamo:
L’ALCATRAZ
Questo club offre un ottimo rapporto qualità-prezzo unito alla location che si ispira alla nota prigione. È dotata di sala per il gaming oltre ad organizzare ciclicamente eventi con musica dal vivo.
Il CLUB VERDE
Per chi cerca il top in termini qualitativi e di accoglienza. Il club verde offre un ambiente elegante e protetto oltre ad una selezione di infiorescenze ad alto contenuto di CBD auto-prodotte.
Il WE FLOWER
Punto di incontro fra una selezione di cannabis pluripremiata. La mondanità di Barcelona e la scuola settimanale che permette ai soci di apprendere le tecniche migliori di coltivazione.
La CHAMANERIA
Un club ispirato alla tradizione sciamanica sia negli arredi che per ciò che concerne la cura nella scelta della musica.
La KALADA
I musicisti sono soliti trascorrere del tempo presso questo club ed è facile incontrarne durante le pause delle tournée locali. Un ambiente eclettico, colorato e ricco di musica e graffiti.
Social Cannabis Club Barcelona Weedjam: il TripAdvisor dei cannabis club
Come una sorta di TripAdvisor dedicato alla scelta dei Cannabis Social Club Barcelona: Weedjam. Il nostro social è utile perché offre inviti ai turisti che desiderano iscriversi ai club ma non conoscono altri soci. Weedjam è un portale che permette di scoprire alcuni dei maggiori club. Con relativi orari di apertura e chiusura oltre alle recensioni dei clienti (si basa su un sistema da 1 a 5 stelle di gradimento).
Una volta scelto il club è semplice effettuare l’iscrizione online dopo aver compilato dei form nei quali verranno richiesti alcuni dati personali e dei recapiti. Il portale invierà all’utente una mail di conferma da portare stampata insieme ai documenti di identità per perfezionare il tutto con il pagamento in loco. Non richiede quindi anticipi online né uso di carte di credito.
È la città nella quale il desiderio di modernità sia intellettuale che sociale è esploso e si manifesta, i coffee shop Barcelona ne sono la prova! In questa città tutto ciò che altrove viene considerato ancora tabù, è liberamente espresso alla luce del sole. È la nuova società che avanza, quella che non vuole più avere limitazioni specie su basi ipocrite e bigotte. L’uso della cannabis ha radici antiche e con risvolti positivi. Ecco, tutto questo la Comunità della Catalogna lo ha compreso ma soprattutto lo mette in pratica. I coffee shop Barcelona sono il punto dove queste convinzioni si concretizzano.
Per quanti faranno visita in questa città per una breve o lunga vacanza, non devono lasciarsi scappare una visita in uno di questi locali. Nel nostro sito è possibile consultare la mappa dove trovare i migliori locali della città, quelli ovviamente autorizzati e certificati. Per accedere ai coffee shop Barcelona è necessario registrarsi online nel nostro sito. Grazie al quale si avrà l’accredito per entrare e godersi il meglio.
Una nuova cultura di libertà
Ovviamente non stiamo parlando di locali simili a quelli di Amsterdam, assolutamente no. I coffee shop Barcelona sono locali non solo autorizzati ma gestiti direttamente dai produttori di cannabis. Grazie alla vendita al dettaglio offerta direttamente in questi locali, i produttori possono continuare a sviluppare colture e migliorare la qualità del prodotto.
In altre parole, dal produttore al consumatore, il tutto regolamentato a norma di legge e nel rispetto della stessa. In questa città puoi possedere quantità di cannabis per uso personale, ma non è possibile consumarla in strada. I locali, infatti, suppliscono a questa normativa, creando un ambiante adatto e soprattutto accogliente dove trovare i migliori prodotti.
I coffee shop Barcelona e il meglio della cannabis
Sarà sicuramente un’esperienza unica, visitare uno o magari più d’uno di questi locali sarà indubbiamente eccitante e singolare. Specie per chi non ne ha mai visitati la prima volta è davvero speciale. Si socializza e ci si lascia andare in totale relax.
I turisti che hanno fatto queste esperienze, sono rimasti tutti straordinariamente soddisfatti, per l’atmosfera e l’accoglienza. Non perdetevi dunque questa occasione, registratevi nel nostro sito e accreditatevi per l’ingresso nel locale che preferite. Avrete il nostro supporto e assistenza, per qualsiasi informazione non esitate a mettervi in contatto con il nostro personale.
Per quanti non lo sapessero ancora, nella città spagnola la parola Weed Barcelona è diventata una realtà. Oggi si può andare in uno dei diversi club, ovviamente dopo opportuna registrazione, e poi sì, fumare cannabis in tutta tranquillità. Questo è quello che è possibile fare nella città più evoluta dell’Europa occidentale. Un primato che ovviamente interessa moltissimi che amano il fumo sano e controllato, per rilassarsi e socializzare.
Quello che importante capire, è che il Weed Barcelona non è trasgressione, ma evoluzione di un contesto che ormai vietarlo diventa anacronistico. Per cui i giovani e meno giovani hanno un approdo in questa Europa dove godere dei piaceri della cannabis non è tabù. Anzi, il consumo al dettaglio, offre proprio l’opportunità ai coltivatori di sviluppare le loro imprese per offrire prodotti migliori e di qualità.
La fine degli stereotipi superati dalla storia
Oggi siamo di fronte a un cambiamento epocale, il Weed Barcelona è solo l’inizio di una nuova fase sociale, dove l’accettazione della cannabis è naturale. È stato ormai confermato l’uso terapeutico dell’erba, per cui il paradigma negativo volge al termine lasciando spazio a nuovi pensieri di accettazione. Del resto, questa pianta fu vietata per motivi molto discutibili, essendo naturale e usata per millenni questo è solo un ritorno al passato che può solo far bene.
Per quanti vogliono assaporare la cannabis senza il peso della trasgressione, Weed Barcelona non è solo un modo di dire, diventa realtà concreta. Puoi organizzare la tua prossima vacanza pianificando l’accesso ai migliori club della città, usa il nostro portale per registrarti e goditi il meglio della cannabis.
Scegli il meglio
Con WeedJam non corri il rischio di fare errori, i Social Cannabis Club Barcelona che trovi nel sito sono tutti autorizzati a norma di legge. Nessuna sorpresa ma solo buoni locali dove puoi divertirti e socializzare, goderti la cannabis senza problemi e avere un’esperienza di viaggio unica.
Registrati con noi e accedi ai migliori Club della città, puoi contare sul nostro supporto per qualsiasi informazione e assistenza. Da solo o con i tuoi amici, non puoi perderti questa occasione quando in vacanza, la Weed Barcelona vi aspetta, non dovete far altro che registrarvi e accreditarvi!
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