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Eliminare odore della ganja, i 5 trucchi più facili

Eliminare odore della ganja, i 5 trucchi più facili

Eliminare odore della ganja, i 5 trucchi più facili

Metti che sei in casa con gli amici e ti spari un bel cannone, ci può stare, poi come pensi di eliminare odore della ganja! Questa è una situazione ricorrente, che ci siano gli amici o meno non cambia, l’odore dopo aver fumato c’è e si sente. Per questo è necessario essere accorti ed avere a disposizione una serie di opzioni risolutive. Ovvio questo è un problema che si pone nel momento che vivete in casa con i genitori che non condividono esattamente il vostro life style ???? Per quando ci prendiamo una pausa magari in un momento in cui in casa non c’è nessuno, dobbiamo sapere come eliminare odore della ganja.

Ci sono alcune semplici soluzioni adottabili nella maggior parte dei casi, piccoli trucchi che di fatto eliminano l’odore dalla stanza. Ovviamente non occorre dirlo, la prima cosa da fare è aprire le finestre e arieggiare, ma questo risolve parzialmente.

Vediamo di seguito come affrontare il problema.

  1. Soluzione spirituale …
    Tenete a portata di mano del buon incenso, di quelli che inebriano le vie respiratorie superiori e che danno un senso di piacere olfattivo. L’incenso ha un odore profondo in grado di coprire moltissimi odori anche i più ostinati. La mamma ne sarà piacevolmente colpita e non mancherà di chiedervi il motivo dell’incenso, a quel punto buttatela sul religioso, funziona sempre ????
  2. Soluzione cineforum …
    Magari ti sei fatto un cannone guardando un bel film, perché no, ad ogni buon film non può mancare il popcorn, con annesso cannone ovvio … Cuocere il popcorn produce un profumo abbastanza coprente per eliminare odore della ganja, magari una piccola parte fatela bruciacchiare, copre ancora meglio. Ovviamente poi il popcorn è da sgranocchiare accompagnato da una birretta fresca, inteso!
  3. Soluzione alla caffeina …
    Il profumo del caffè e semplicemente divino, ammalia e coinvolge, ma soprattutto riesce ad eliminare odore della ganja in modo molto gradevole. In questo caso usate la moca, la classica caffettiera e fatevi un po’ di buon caffè. L’odore si confonderà con la ganja, ma oltre a questo prendete del caffè macinato o meglio in chicchi e scaldatelo, come una sorta di tostatura. Il profumo che produrrà coprirà completamente l’odore della ganja.
  4. Soluzione acetosa …
    Sappiamo che l’aceto è un ottimo cattura odori, si usa metterlo in un bicchiere nel frigo quando non acceso per eliminare il cattivo odore. Per eliminare la ganja non è sufficiente metterlo in un bicchiere e aspettare che sparisca l’odore del fumo, quindi mettetelo su una pentola e scaldatelo. Evaporando produce un odore acre forte che elimina in pochissimo tempo ogni altro profumo e odore … il problema sarà poi giustificarlo in casa ????
  5. Soluzione profumata …
    Sicuramente è quella meno impegnativa, stiamo parlando di deodorante, quindi spruzzare del profumo in casa in dosi più o meno massicce. È una buona soluzione ma ha qualche controindicazione, occorre spruzzare tanto e non è garantito che riesca a eliminare odore della ganja completamente. Oltre tutto stiamo parlando di sostanze chimiche, quindi occorre fare attenzione a non esagerare.

Ecco, questi sono alcuni rimedi per eliminare il l’odore del fumo in casa, tra tutti, ci permettiamo di consigliare l’incenso. Sì, certo fa un po’ “zen” ma funziona

Fateci sapere quali metodi usate oltre questi suggeriti.

Mercato cannabis, altalena tra prezzi e qualità

Mercato cannabis, altalena tra prezzi e qualità

Mercato cannabis, altalena tra prezzi e qualità

Stando ai dati reperibili la situazione altalenante dei prezzi del mercato cannabis pone alcune riflessioni, la prima sulla qualità. Il prodotto in alcuni casi e questi dipendenti da regioni e paesi, nell’ultimo anno ha subito variabili spesso non sottovalutabili. Periodi in cui la domanda era crescente di contro ad altri in cui scendeva vertiginosamente, il dato interessante da valutare è relativo alla qualità. Infatti, indipendentemente dal prezzo di mercato in discesa, in alcuni periodi malgrado i prezzi scendessero la domanda era stazionaria o in calo.

Questo si spiega con una semplice parola, qualità, i fiori prodotti a fine primavera erano di qualità bassa, di conseguenza non hanno attirato il mercato. Da queste risultanze si evidenzia che sì, il mercato vuole il prodotto, ma non ha tutti costi, preferendo cannabis di qualità. Da questo dovrebbe essere chiaro che un mercato cannabis a ribasso trascurando la qualità non potrà funzionare e questa è sicuramente una buona notizia.

Il futuro della cannabis

Il settore ovviamente crescerà ancora molto nei prossimi anni, di conseguenza anche l’interesse da parte dei consumatori e soprattutto rivenditori. I dealer faranno da megafono al mercato cannabis, le nuove aperture di coffee shop alimenteranno così la domanda. La quale possiamo ipotizzare si orienterà su un prodotto di qualità con un prezzo adeguato, probabilmente non alimentando una concorrenza con prodotti scarsi. Tutto questo è doppiamente positivo. Il livellamento della richiesta se percentualmente più alta nei prodotti di qualità, di fatto annienta ogni possibile concorrenza ribassista.

Tutto quello che si può aspettare dal mercato cannabis attualmente in evoluzione, è solo una costante crescita con migliaia di nuovi punti vendita nel mondo. Un fatto positivo per il settore, il quale beneficerà della popolarità che accresce tra i non consumatori che di fatto saranno potenziali clienti. Il tutto comunque ampiamente favorito da governi che vedono come un’opportunità di crescita anche economica aprirsi al settore. La cannabis così come l’hanno bandita, entro i prossimi anni ritornerà ad essere un prodotto al pari di molti altri con una vendita regolamentata da leggi chiare e penalizzanti.

Investire nel mercato cannabis

Lo abbiamo scritto anche in altre occasioni, investire nella cannabis oggi vuol dire investire nel futuro, sentirsi come Bill Gates negli anni ’70. C’è tutto un mondo da costruire in questo settore, sicuramente i primi “muratori” saranno quelli che ne trarranno i maggiori vantaggi. Chiaramente stiamo parlando del mercato legale, che con buona pace per quello illegale lo sostituirà alla grande, con i vantaggi sociali che possiamo immaginare. Le possibilità sono davvero tante coglierle non è né impossibile né complicato, se poi siete anche dei consumatori del prodotto le cose andranno anche meglio.

Dopo il rallentamento di agosto, anche le quotazioni in borsa delle maggiori compagnie legate alla cannabis hanno ripreso con ottimi guadagni. Questo indica che il mercato accoglie con favore questo prodotto, la borsa lo sostiene e chi investe può contare su una crescita futura senza problemi. Chiaramente quando diciamo “investire” non necessariamente intendiamo la borsa, tuttavia anche in questo modo si può sostenere il mercato cannabis e fare affari!

Hashish fatto in casa, semplici soluzioni

Hashish fatto in casa, semplici soluzioni

Hashish fatto in casa, semplici soluzioni

Chissà in quanti ci hanno pensato ma non hanno idea di come fare, di seguito scopriamo i metodi per realizzare hashish fatto in casa. Va premesso che l’hashish si ottiene attraverso un estratto di cannabis prodotto con la separazione dei tricomi della pianta. Giusto per capirne il principio, i tricomi sono particelle dall’aspetto cristallino le quali sono secrete dalla pianta di marijuana, in particolare dai fiori. Si otterrà così particelle molto “cariche” di cannabinoidi e quindi qualitativamente superiori.

L’hashish si otterrà separando i tricomi da ogni parte della pianta, foglie, rami e fiori, che dovranno essere riscaldati per compattarli in panetti di concentrato di cannabis. Questo ci aiuterà a capire meglio come usare i vari metodi per ottenere hashish fatto in casa con facilità e senza strumenti particolari.

Sfregare a mani nude

È sicuramente il metodo più semplice e rudimentale per produrre hashish fatto in casa, un sistema ancora molto diffuso in India e Nepal. Occorre anche dire che questa soluzione seppur semplice necessita di tempo e ha una resa non eccezionale, vediamo come procedere.

Cosa occorre:

  • Procurarsi cime di cannabis non essiccate, non usare gli scarti essiccati delle cime.
  • Ovviamente le mani pulite.

I passaggi:

  1. Lavare bene le mani con abbondante acqua in modo da eliminare ogni residuo di sapone e relative sostanze chimiche.
  2. Prendere le cime di cannabis e togliere foglie e steli.
  3. Ponete le cime tra i palmi delle mani e rotolatele con calma seguendo movimenti circolari. Evitate di fare troppa pressione per non trattenere i residui vegetali della pianta.
  4. Nel mentre sfregate, sulle mani inizierà a comparire uno strato di resina scura. Questo è il charas, un tipo di hashish che si realizza con infiorescenze fresche. Togliere questa resina dalla mano e adagiatela su un piano pulito per poi impastare fino ad ottenere delle palline di hashish da cumulare in panetti.

Setacciatura a secco

Con questo metodo si può ottenere hashish fatto in casa con alcuni strumenti abbastanza comuni. Si setaccia gli scarti della cannabis grazie ad un telaio a rete per ottenere un kief superiore. Per un migliore risultato, si consiglia di congelare la pianta dentro una busta a chiusura ermetica almeno per una notte. Così facendo i tricomi si separano con molta più facilità dalle parti vegetali della pianta.

Cosa occorre:

  • Scarti dalla cannabis
  • Un telaio per serigrafia con trama molto fine
  • Della carta da forno
  • Una carta di credito

I passaggi:

  1. Mettere un foglio di carta da forno più grande del telaio su un tavolo, e sopra posizionate il telaio.
  2. Mettete gli scarti della cannabis sopra il telaio possibilmente nella parte centrale, sminuzzando eventuali pezzi troppo grandi.
  3. Distribuite con delicatezza gli scarti sopra il telaio, in questo modo i tricomi si separano dalla parte vegetale della pianta. Rimuovendo gli scarti, passeranno attraverso il telaio le polveri che formano uno strato di kief.
  4. Eseguire questa pratica muovendo gli scarti sulla superficie del telaio, fino a quando il kief si sarà accumulato per circa il 10-20% del totale degli scarti. In genere per 100 gr di scarti si ottiene circa 10 gr di puro kief.
  5. Finito di setacciare gli scarti, si dovrà procedere con la carta di credito per accumulare il kief al centro della carta forno creando un mucchietto di polvere. Premerla per amalgamarla fino ad ottenere un unico pezzo di hashish compatto.

Questi due metodi sono semplici quanto efficaci, consentono di ottenere hashish fatto in casa senza troppa fatica e con strumenti diciamo comuni.

Provate e poi fateci sapere ????

Aprire un coffee shop in Italia è un buon affare?

Aprire un coffee shop in Italia è un buon affare?

Aprire un coffee shop in Italia è un buon affare?

Sono sicuramente molti quelli che hanno fatto un pensiero per aprire un coffee shop in Italia. Magari nella Provincia di residenza o in una città più grande, dove l’interesse e il target è sicuramente più importante. Molti giovani imprenditori hanno pensato proprio a questa attività, idea che spesso è il risultato dei tanti viaggi fatti in Europa. Da Amsterdam a Barcelona passando per la Svizzera e l’Austria, sono diversi infatti, i paesi membri dell’Europa dove è possibile avviare questo tipo di attività. In Italia come siamo messi? Beh, l’interesse è cresciuto moltissimo, specie dopo l’approvazione della cannabis light, fino alle ultime sparate a zero del Ministro Salvini. Che di fatto ha gettato una cappa velenosa su tutto il comparto!

Facciamo un attimo il punto su cos’è un coffee shop, perché spesso si ha la percezione di qualcosa di negativo e fuori legge. Ovviamente la realtà è come spesso accade molto diversa dall’immaginario collettivo, vediamo com’è. Aprire un coffee shop in Italia non è proprio una passeggiata, nel senso che il limite della legalità è sottilissimo. Infatti, nei punti vendita italiani è ammessa la cannabis sativa, che ha una percentuale di THC non superiore allo 0,6. Questo vuol dire che prodotti con un valore più altro anche fosse lo 0,8 è già considerato fuori legge.

Cosa può vendere un coffe shop in Italia

Chi va in uno cannabis shop trova generalmente articoli per fumatori, pipe, accendini e altro materiale ricreativo per appassionati. Si possono acquistare anche tisane, infusi, farine, bevande e molto altro tutto a base di cannabis. Chi vuole fumare in realtà non potrebbe farlo, perché la cannabis light anche se con THC 0,6% non è comunque legale. In Italia non è possibile vendere la pianta, le foglie né i semi e fiori, tuttavia può essere venduta sotto forma di “materiale da collezione”, collezionismo quindi. Sì sì avete capito bene, non puoi acquistarla per fumare ma puoi collezionarla … già immagino quante collezioni siano andate in fumo 😀

Per queste motivazioni dove le regole non sono chiare neppure per chi le ha fatte, aprire un coffee shop in Italia può essere impegnativo. Quanto meno necessita una buona dose di coraggio e pazienza tanta pazienza. Del resto, quando hai a che fare con leggi e regolamenti italiani devi avere almeno 2 lauree in fisica nucleare solo per capirci qualcosa. Il solito casino insomma!

Conviene aprire un coffee shop in Italia?

Come detto non è una passeggiata, specie quando combatti con un sistema alla “Precogs” stile Minority Report che blocca i “crimini” prima che siano commessi! Questo è in pratica il quadro attuale, che tuttavia getta le base per il caos legislativo, quasi una sorta di limbo dove gli addetti non sanno cosa c… fare.

Le cose non sono comunque del tutto negative, l’interesse per la cannabis cresce e sarà sempre così fino allo “shock commerciale”. Ovvero fino alla vendita di massa come qualsiasi altro prodotto, l’alcool per esempio, di questo possiamo starne certi. Nel momento in cui entra il grande business, ed entrerà di sicuro, state tranquilli che le regole cambieranno e come se cambieranno. Come dice il grande Gordon Gekko; “i soldi non dormono mai”, di sicuro sveglieranno di colpo i legislatori che si occupano di cannabis e affini. Sì, la cannabis è un buon affare, solo bisogna avere pazienza ancora un po’, ma il mercato esploderà alla grande … preparate i “cannoni” … 😀

Cannabis Club Madrid, tutto quello che devi sapere

Cannabis Club Madrid, tutto quello che devi sapere

Cannabis Club Madrid, tutto quello che devi sapere

In questo post vogliamo mettere in evidenza i punti fondamentale da sapere sui Cannabis Club Madrid, leggi, regole e rispetto delle stesse. Nella capitale di Spagna le cose non sono come in altre città, ad esempio Amsterdam, ci sono delle piccole differenze che è molto importante ricordare. Continua a leggere e capirai bene come e cosa fare per goderti il tuo soggiorno in città e rilassarti un uno dei tanti Cannabis Club Madrid.

Vediamo di seguito ogni punto da ricordare:

  1. Le regole fondamentali in materia di cannabis, a Madrid sono le medesime che a Barcellona, con una differenza sostanziale nei numeri. In questo caso Barcellona doppia abbondantemente quelli di Madrid. Il sistema è appunto lo stesso, si basa sugli stessi principi contemplati anche nella costituzione spagnola. Tuttavia, la regione catalana e la sua stessa amministrazione ha facilitato lo sviluppo della cannabis a Barcellona, ed è per questo che Madrid è un po’ indietro.
  2. La sponsorizzazione, uguale e devi farla tanto a Barcellona come a Madrid, per diventare un nuovo membro di un club devi essere referenziato. Questo può farlo solo un membro esistente del club, si tratta di un sistema a “circuito chiuso” e per farne parte occorre seguire questo iter, nulla di complicato. Da ricordare che la vendita di marijuana in strada è illegale, solo in ambito privato è consentito il consumo quindi non è possibile farlo in pubblico. Per questo i Cannabis Club Madrid possono offrire questo servizio, perché si tratta di un ambito privato, per soli soci.
  3. Nessun obbligo di residenza per iscriversi. Molti club per la registrazione chiedono un indirizzo reale, ovvero di un’abitazione piuttosto che quello di un hotel o ostello. Sono solo alcuni quelli che vogliono questa prova, nella maggior parte dei casi anche il vostro indirizzo Airbnb andrà benissimo. Ovviamente il club è tenuto a rispettare la tua privacy e chiaramente non rivelerà a nessuno il tuo indirizzo.
  4. Tipologia di abbonamento. I social Cannabis Club Madrid offrono una serie di abbonamenti, da quello annuale a semestrale e trimestrale. Questo facilita l’accesso a chi di passaggio e può acquistare un abbonamento più breve. La regola della sponsorizzazione vale sempre, quindi una volta decaduto l’abbonamento, molti club cancellano del tutto il membro altri no. In questo caso si dovrà iniziare tutto da capo.

Divieti e restrizioni sulla cannabis a Madrid

  1. Possesso della cannabis fuori dal club. In Spagna puoi possedere piccola quantità di marijuana ma in luoghi privati, casa o il club. Per cui è consigliabile se proprio è necessario portare appresso la cannabis, di nasconderla nella biancheria intima indossata. In questo caso se fermati dalla polizia non potranno controllare nell’intimo senza mandato. È consigliabile non possedere per strada nessuna quantità di cannabis.
  2. I controlli della polizia. Le forze dell’ordine controllano i Cannabis Club Madrid solo per due motivi principali. Il primo se sospettano che nel club vi siano traffici illeciti, il secondo se il club è un pericolo per la salute pubblica. Si tratta di un problema che riguarda i gestori del club e non dei membri che ne fanno parte, quindi in questo caso si può stare tranquilli. Ovvio a patto che non ne siate coinvolti direttamente.
  3. Nessuna cannabis terapeutica. Non c’è nessun medico in Spagna che può prescrivere la cannabis per scopi terapeutici, in quanto non previsto dal loro ordinamento. Di fatto non ha alcuna rilevanza se si consuma cannabis per scopi medici o ricreativi, importante è farlo privatamente, a casa o nei Cannabis Club Madrid.
  4. Vietato fumare in pubblico. Per quanto la presenza dei Cannabis Club Madrid sia legale, questo non deve trarre in inganno, i club sono privati e legali, fumare in strada no. È quindi importante non dimenticare questo punto. Se si viene sorpresi a fumare in pubblico la polizia può applicare una sanzione e altre spiacevoli situazioni. Meglio evitare.

Per concludere

Goditi il piacere di consumare cannabis nei clubs, fallo nel rispetto delle regole più basilari, tenendo sempre un comportamento educato e rispettoso delle leggi. Seguendo questi principi non ci saranno mai problemi e potrai goderti tutta la cannabis che vuoi come membro dei vari club della città!

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